La senatrice che sbaglia i numeri e il deputato che spiega l’ars amandi: si presentano i primi grillini
«Sono tutti più preparati di me, sono plurilaureati. Vi stupiranno». Chissà se Beppe Grillo riferendosi alla pattuglia di eletti aveva in mente Enza Blundo e Sergio Battelli, nuovi parlamentari del Movimento 5 Stelle. Almeno questi due, in quanto a stupore ne hanno suscitato prima ancora di arrivare in Parlamento. Nel corso della trasmissione Un giorno da Pecora, su Radio Rai, la nuova 41enne senatrice aquilana ha fatto una figura che, al confronto, Rosi Mauro sembrava Rita Levi Montalcini. La professoressa Blundo prima ha ripetuto come un mantra gli slogan dei grillini, poi alla domanda: «Di quanto volete ridurre i numeri dei parlamentari?». La signora balbetta, tentenna, non sa pronunciare una cifra. A quel punto l’intervistatore, cogliendo l’assoluta impreparazione della signora infierisce: «Ma lo sa almeno quanti sono i senatori?». E lei, come una concorrente di una trasmissione di Bonolis: «Seicento?». E l’intervistatore: «Meno». E lei: «Trecento?». Una figuraccia che per i grillini andava evitata. Colpa del conduttore Claudio Sabelli Fioretti e del suo collega, non sono domande da farsi a una futura senatrice: sarebbe come chiedere l’età a una signora. Inutile far notare ai seguaci del Movimento che la trasmissione non ha lesinato battute e domande scomode a nessuno: da Vendola a Berlusconi passando per Bocchino (tanto per citare tre ospiti recenti della trasmissione).
L’altro protagonista della giornata è stato Sergio Battelli. Il futuro deputato ha 30 anni, lavora presso un negozio di articoli per animali a Varazze e da ieri è uno dei grillini più famosi. Sui Social network per tutta la giornata è stato un continuo scambio di link dei suoi video. «Come si stimola l’appetito sessuale della partner?» Battelli lo sa e lo ha spiegato agli utenti di youtube, in un vestito carnevalesco. In Rete ci sono anche altre sue goliardate. Anzi, c’erano, perché Battelli ieri notte ha cancellato in fretta e furia tutti i suoi video su Youtube. La reazione dei militanti grillini? Si sono infuriati con i giornalisti che hanno reso pubblici i video e che hanno osato fare domande “scomode”. Com’era quella storia della trasparenza degli eletti?