Berlusconi: «Nella vita si deve combattere sempre». E sulla magistratura: «È una mafia»

23 Feb 2013 21:04 - di Antonio Pannullo

«Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa». Lo ha detto Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Milanello, e ha aggiunto: «In Europa hanno messo in giro la storia che io ero irriso perché qui in Italia mi hanno fatto un attacco con il bunga bunga che è un’operazione di mistificazione e diffamazione che non si regge su nulla». «Da 150mila intercettazioni telefoniche – ha spiegato – non è venuto fuori un reato e continuano con i processi che sono stati ripresi da tutti i giornali stranieri, dove la magistratura è una cosa seria». Parlando poi della sua forma fisica, ha detto: «Fisicamente sono a posto, ho appena qualche difficoltà ad aprire completamente gli occhi ma sono molto orgoglioso di questa campagna elettorale per come ho combattuto dall’inizio alla fine senza un momento di fermo. Avevano detto che temevo gli incontri duri con gli avversari nella cosiddette fosse dei leoni – ha aggiunto – ma ho smentito tutti e ho dimostrato che non temo nessuno». Berlusconi ha spiegato di «avere impostato tutta la campagna elettorale sulle nuove proposte, con idee e contenuti, e ho dato due esempi a tutti: nella vita si deve combattere sempre e noi che eravamo molti punti sotto ora ci confrontiamo per la vittoria. Poi bisogna sempre dare il meglio, avere idee nuove per contrastare gli avversari. Ho fatto una campagna elettorale come tanti altri mettendomi a litigare – ha proseguito l’ex presidente del Consiglio – ma ho cercato di proporre idee nuove a cominciare dalla mia idea di Stato e questo mi ha distinto da tutti i protagonisti in campo. Sono orgoglioso – ha concluso – che alla mia età non ho perso un colpo e sono riuscito a far passare le mie idee agli italiani per contrastare la politica economica di questo governo che ci ha portato alla recessione innalzando il debito pubblico e i disoccupati».

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