Area cambia pelle. E direzione
Il mensile Area può essere definita una testata “storica”. Fondata nel 1996 dagli sforzi congiunti degli allora esponenti della neo-nata Destra sociale ebbe come suo prima editore il compianto Giampiero Arci e come suoi primi mentori politici Gianni Alemanno e Francesco Storace. Tra i suoi primati quello di essere stata presente in edicola ininterrottamente per 18 anni ed essere stata definita da molti politologi – tra cui Piero Ignazi – la più prestigiosa e diffusa rivista del centrodestra. E’ stata anche e soprattutto la rivista di Giano Accame, che vi ha collaborato ininterrottamente fino alla morte, consegnando proprio ad Area il suo ultimo articolo. Diretta da Marcello de Angelis fino al 2008 e poi dal già vice-direttore Gabriele Marconi è oggi passata ad un’altra proprietà e verrà diretta da Fabio Rampelli, che ha presentato nei giorni scorsi alla stampa il nuovo progetto grafico ed editoriale. “Non sarà una pubblicazione di partito, ma una rivista aperta alle contaminazioni e agli approfondimenti su temi spesso trascurati”, ha dichiarato Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia. Certo, in copertina c’è la foto di Giorgia Meloni, ma, assicura Rampelli, non sarà l’house organ di Fdi. Nella prima uscita con la nuova veste grafica il mensile ospita, fra gli altri, servizi sulla nuova avventura di Meloni, Crosetto e La Russa, pezzi critici su Mario Monti, i tecnocrati, il trasformismo, ma anche sulle energie dei giovani, la nuova cultura del mangiar sano, il turismo non convenzionale, e incursioni nel mondo del mito e della religione. Senza dimenticare le tragedie della cronaca e della storia: dal caso Claps alla trattativa Stato-mafia, dalle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ai massacri degli italiani gettati nelle Foibe.