Lombardia, se lo sperpero è di sinistra i media sono più clementi. E Formigoni attacca Pisapia

31 Gen 2013 10:25 - di Sandro Forte

«Pisapia non pensi di fare il furbo alle spalle dei cittadini» ed eviti di essere «ipocrita». Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a seguito degli sviluppi dell’inchiesta sullo sperpero dei fondi regionali che ora coinvolgono pure i consiglieri di centrosinistra. «Il 21 dicembre scorso – ricorda Formigoni – Pisapia dichiarò che l’indagine sui rimborsi ai gruppi di maggioranza “costituisce un colpo alla credibilità della Giunta, rappresenta situazioni indifendibili, qualcosa di non pulito e profondamente illegale dal punto di vista etico, politico e giudiziario”. Ora – conclude Formigoni – l’ho invitato a confermare questi stessi giudizi riferendoli ai suoi compagni di partito e di coalizione, colpevoli degli stessi comportamenti. Se non lo fa, come finora non l’ha fatto, arrampicandosi sugli specchi, si manifesta quale ipocrita doppiopesista». Dal frigo o dal Negroni di Renzo Bossi, dunque, alla Nutella o al Crodino di alcuni consiglieri del Pd. Come si è accennato, dopo le spese, su cui grava il sospetto di peculato, dei consiglieri regionali di maggioranza, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo con i pm Paolo Filippini e Antonio D’Alessio sono finiti anche i consiglieri dell’opposizione di centrosinistra: su ventinove indagati per presunti rimborsi illeciti, a ventidue sono stati “riservati” gli inviti a comparire, già partiti. Tra questi figurano il consigliere regionale Pd Giuseppe Civati (cui vengono contestati circa tremila euro, con voci di spesa che riguardano corse in taxi, biglietti ferroviari o posteggio), ma anche Alessandro Alfieri (Pd), Angelo Costanzo (Pd), Chiara Cremonesi (Sel), Enrico Marcora (Udc), Franco Mirabelli (Pd), Carlo Porcari (Pd), Francesco Prina (Pd), Antonio Viotto (Pd) e Carlo Spreafico (Pd). “Focaccia e Fanta in bottiglia”, “servizio taxi tratta non specificata”, “acquisto dvd corso inglese Speak Now”, un pc da 550 euro, ma anche 2 euro e 70 per la Nutella. Sono solo alcune delle spese finite sotto la lente di ingrandimento tra quelle “contestate” a Carla Spreafico del Pd, per il totale di 47 mila 720 euro. Dubbi riguardano anche “66 coperti”, “libri: Stil novo, Chi governerà il mondo, I riluttanti, La crisi globale”, per il totale di 64 euro che spuntano tra l’elenco di Enrico Marcora, del gruppo Unione di Centro, cui vengono contestati circa 13 mila euro di rimborsi. «Ho chiesto ai candidati delle altre liste, perché il problema non riguarda la mia lista civica, l’impegno di dimettersi, qualora rieletti, nel caso in cui fossero rinviati a giudizio», spiega il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli. «Nella consapevolezza di aver agito nel pieno rispetto dell’etica pubblica, rendiamo sia da ora disponibili le nostre dimissioni nel caso in cui venisse dimostrato il contrario», precisa il capogruppo di Sel, Chiara Cremonesi. Ma, secondo Davide Caparini, responsabile della comunicazione per la Lega Nord, il centrosinistra sarebbe stato trattato «con i guanti» da certa stampa. «È davvero stupefacente – sostiene – vedere come certa stampa tratti con i guanti bianchi il centrosinistra indagato per peculato in Regione Lombardia per la vicenda dei rimborsi. Il solito sistema della doppia morale che continua a impressionare, anche se ormai dovremmo esserci abituati».

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