Ulivieri, allenatore nel pallone
Hanno perso tempo. Il riferimento è agli undicimila e trecento elettori toscani che il 29 dicembre hanno votato alle primarie di Sinistra Ecologia e Libertà. I poveri elettori toscani che dovevano scegliere i candidati in Parlamento avevano detto la loro, ma i voti sono stati vanificati. A farne le spese Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione allenatori, classificatosi secondo alle primarie per il Senato, ma fatto slittare al quarto posto nella lista per Palazzo Madama della Toscana. Una posizione che, a meno di un successo impensabile di Sinistra e libertò alle elezioni del 24 e 25 febbraio, non gli consentirà di essere eletto. Ulivieri alle primarie del 29 dicembre aveva ottenuto 2.122 voti arrivando secondo, subito dietro ad Alessia Petraglia (2.325 voti), ex consigliera regionale toscana. Neppure Petraglia, però, nonostante il successo ottenuto stasera sembra avere molte chance di successo: nella testa di lista è finita al terzo posto, dietro a Pape Diew, esponente della comunità senegalese di Firenze e alla giornalista Ida Dominjanni, la giornalista del manifesto figlia di Bruno, presidente della giunta regionale calabrese dall’80 all’85. La Petraglia non capisce ma si adegua, come il bravo comunista impersonato da Ferrini ai tempi di Quelli della notte. «Oggi prendo atto delle scelte nazionali» commenta l’ex consigliera regionale, consapevole che pure per lei difficilmente si apriranno le porte del Senato. E Ulivieri come l’ha presa? «Io in queste cose sono un po’ soldato: non è una scelta che dipende da me e ancora nessuno me l’ha comunicata. Non conosco le dinamiche e quindi preferisco non giudicarle». Solo due anni fa il 71enne ex tecnico del Bologna si incatenò sotto la Federcalcio per protestare contro una decisione che penalizzava gli allenatori italiani. Ora a essere penalizzati sono oltre undicimila elettori toscani. Che fai Renzo, non ti incateni?