La Russa e Meloni: nel Pdl destra cancellata. Matteoli: no a polemiche tra alleati
Il giorno dopo la presentazione delle liste, s’infiamma il dibattito sul trattamento riservato agli ex-An nelle liste del Pdl. Le acque sono agitate, e Ignazio La Russa commenta così la dispersione attuale della destra italiana in varie formazioni: “Il patrimonio ideale e culturale della destra italiana e della sua lunga storia è stato di fatto cancellato dal Pdl. Ora quegli elettori che si sono ritrovati per decenni nella destra hanno un unico approdo, quello di Fratelli d’Italia”. Gli fa eco Giorgia Meloni su twitter: “Il Pdl ha epurato scientificamente chi viene dal percorso della destra. Fratelli d’Italia difenderà anche quella identità”.
Ma da parte di chi è rimasto nel Pdl quelle accuse bruciano, e la replica non tarda ad arrivare, prima dal coordinatore veneto del Pdl Alberto Giorgetti e poi dall’ex ministro Altero Matteoli. Dice Giorgetti: “Giorgia Meloni dovrebbe sapere che nessuno può arrogarsi il diritto di rappresentare in esclusiva la storia della Destra politica italiana, e certamente non può farlo solo Fratelli d’Italia che mi risulta in coalizione con il Pdl di Berlusconi così come La Destra. Nessuna epurazione è avvenuta a danno degli ex-An, semplicemente il Pdl ha ricandidato parlamentari che hanno caratteristiche di capacità storia e merito utili al progetto di costruzione e rafforzamento del più grande partito dei moderati senza distinzione di origine”. E continua: “Chi come me, proviene dalla storia di An si trova pienamente integrato nel progetto politico del Pdl senza rimpianti né recriminazioni ma pronto a proseguire un percorso per riportare alla vittoria il centrodestra. Posso capire che i sondaggi abbiano spaventato Giorgia ma credo sia utile alla coalizione che Fratelli d’Italia si rivolga a tutto l’elettorato e non alla nicchia dell’elettorato ex an in una logica di “cannibalismo elettorale” interno perché i voti del Pdl non si sposteranno e tutto ciò favorirebbe solo Bersani”.
E da Matteoli arriva un appello al senso di responsabilità: “Meloni e La Russa evitino polemiche che tra alleati in campagna elettorale sono sempre insensate. Provino ad allargare il consenso per la loro forza politica fuori dal perimetro delle alleanze, diversamente il loro si ridurrebbe ad uno sterile gioco teso a piantare qualche bandierina. Qui si tratta invece, come dovrebbe essere chiaro a tutti, di impedire alle sinistre con l’aiuto di Monti, Casini e Fini di andare al governo”. E sottolinea come nelle liste di Camera e Senato “si annoverano quattro capilista provenienti da Alleanza nazionale mentre numerosi candidati sono in posizioni utili in varie regioni per essere eletti, a tangibile dimostrazione che i valori di riferimento della destra politica sono stati salvaguardati e potranno trovare piena attuazione nel Pdl”.