Di Caprio molla il set per “salvare l’ambiente”

21 Gen 2013 14:40 - di Romana Fabiani

È stanco, stremato dalle ultime fatiche cinematografiche, non ce la fa più. Depressione da star? Crisi mistica? Niente di più lontano dal vero. Il “mitico” Leonardo Di Caprio lascia il set per migliorare il mondo e concentrarsi sulle sue campagne ambientaliste. Altro che Angelo Bonelli con le sue occhiaie e il passo dinoccolato, da oggi sarà il bell’attore californiano a salvare l’umanità dalle minacce della globalizzazione, dal buco dell’ozono e dalle catastrofi ambientali. Sarà il quasi quarantenne con la faccia da eterno bambino a prendersi carico del futuro di tutti noi. In un’intervista al tedesco Bild, l’interprete di “Titanic” ha spiegato di sentirsi “svuotato e logorato” dopo i tre film girati negli ultimi due anni, “Django unchained”, “Il grande Gatsby” e “The wolf of Wall Street” e di essere rimasto folgorato sulla via dell’impegno e della filantropia. “Vorrei migliorare un po’ il mondo”, ha detto, “me ne andrò in giro a fare del bene per l’ambiente. Sul tetto della mia casa ho i pannelli solari e la mia auto è elettrica, una persona normale non percorre in auto più di 50 chilometri al giorno e per fare questo basta una presa elettrica”. Sicuro che possa bastare lasciare la macchina in garage per invertire la rotta? È un happy end tipicamente americano quello proposto dal bel tenebroso, lanciato nel firmamento delle star insieme a Kate Winset con “Titanic”, duecento milioni di dollari di budget, 11 premi Oscar, una piscina contenente 76 milioni di litri d’acqua, oltre un miliardo e ottocento milioni di dollari di incassi. Vegetariano convinto, notti brave a Portofino, insulti ai paparazzi e biondissime sempre al fianco, a novembre ha mandato in visibilio le clienti di un negozio di Prada a New York girando in mutande in attesa di provare un paio di pantaloni della taglia giusta. Addio mise costose, lusso e paillettes, basta con il consumismo sfrenato e gli eccessi hollywoodiani. Di Caprio si prepara alla nuova stagione francescana dedita al pauperismo ecologista.

 

 

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