SuperMario (il premier) sorseggia un caffè. Che notizia, ragazzi!
Che ci sia stato a Bruxelles un rilancio d’immagine per Monti è vero, specie alla luce degli ultimi sondaggi che lo vedevano in netta difficoltà. Ma che ci sia stato un trionfo nei contenuti è tutto da verificare. Anzi, sembra che il risultato sia uno striminzito uno a zero che pone un grosso punto interrogativo in vista della partita di ritorno. Eppure, le notizie di agenzia davano una lettura trionfalistica, tutti attorno al premier, tutti ad applaudirlo: «Per Monti sorrisi, strette di mano e congratulazioni all’arrivo nel salone del summit Ue», «l’unico volto tirato era quello di Angela Merkel». E ancora: «Capi di stato e di governo di diversi Paesi si sono avvicinati al professore per stringergli la mano», poi «è stata la volta di François Hollande, che è giunto mentre Monti stava sorseggiando un caffè». È il ritorno della stampa in ginocchio davanti al prof. O forse la verità è un’altra: i capi di stato e di governo si avvicinavano a SuperMario per congratularsi della vittoria degli azzurri agli europei. E magari chiedergli di intercedere con l’altro SuperMario, e cioè Balotelli. Per un autografo da regalare ai figli.