Ci sono figli e figli: e il figlio di Tonino è più bravo, più bello, più buono degli altri
Resta uno dei capolavori teatrali, il monologo della Madonna delle Rose. «’E figlie so’ ffiglie!», e Filumena Marturano giurò. Ma c’è qualcuno che ritiene ce ne sia uno più figlio degli altri. È Gabriele Cimadoro, il deputato dell’Idv, che – dopo lo scandalo che ha travolto la Lega – ha regalato all’opinione pubblica la sua idea sui familiari in politica. Il familiare migliore, quello che merita la medaglia d’oro nelle olimpiadi dei partiti, è naturalmente Cristiano Di Pietro: «È consigliere regionale in Molise, ha fatto due mandati in consiglio comunale e uno da consigliere provinciale. Non possiamo dire che se uno è figlio di qualcuno non può più fare politica. Tonino ha fatto fare gavetta al figlio. Il Trota ha 21 anni, Cristiano fa il consigliere regionale a 33. Mi sembrano casi diversi». Facile (e un po’ inelegante) sparare sul Trota ora che è nel bel mezzo della tempesta. Ma Cimadoro finge di non ricordare qualche piccolo – e non certo insignificante – particolare. Quando Antonio Di Pietro decise di candidare il figlio alle elezioni regionali in Molise ci fu una rivolta della base che finì su tutti i giornali: il circolo dipietrista di Termoli, appena appreso dell’investitura gridò allo scandalo annunciando l’uscita dal partito. Il motivo? Non solo l’insofferenza per la scelta “caduta dall’alto” a scapito del territorio, ma anche le modalità con cui era arrivata. Il sospetto: per favorire l’elezione del giovane Cristiano era stata studiata una lista con candidati definiti “deboli”. Ma per Cimadoro queste sono cose del passato, ora la situazione è diversa, il bravo Cristiano ha dimostrato di essere più figlio degli altri, checché ne dicano la Madonna delle Rose e Filumena Marturano. L’unico problema è che Gabriele Cimadoro non è un deputato qualsiasi dell’Idv. È il cognato di Di Pietro. Quando si dice il caso…