L’Ambrogino di Pisapia? Stile “Amici miei”
Ricordate le polemiche per le consegne degli Ambrogini d’oro ai tempi della Moratti? Acqua passata. Con Giuliano Pisapia sindaco è tutta un’altra musica. La nuova unità di misura per la massima onoreficenza cittadina è la provata fede militante. A sinistra, ovviamente. Nella lista dei cinquantotto nominativi insigniti non tiriamo in ballo premi come quello al cardinale Dionigi Tettamanzi e ad altre personalità che hanno dato lustro a Milano con la loro attività umana e professionale. Balza agli occhi, tuttavia, il fatto che oltre a essere degni, bravi e meritevoli, i prescelti debbano anche stare dalla parte giusta. Quella di Eugenio Finardi, che non ha fatto in tempo a scendere dal palco del concerto in Piazza Duomo per festeggiare la vittoria di Pisapia. Con ammirevole sollecitudine il nuovo sindaco ha insignito con una medaglia d’oro il cantautore milanese. Una medaglia d’oro è andata anche ad Antonio Bocola, regista di trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione italiana come “Solletico” e “Crozza Italia”. Del premiato, l’intervento più cliccato su youtube è quello per un candidato di centrosinistra alle ultime Comunali. Curriculum al di sopra di ogni sospetto anche quello del chimico e ricercatore livornese Enrico Cerrai, candidato nella lista per Bruno Ferrante (Ds) sindaco nel 2006. Spiccano pure i riconoscimenti alla fondatrice del quotidiano “il manifesto” Rossana Rossanda, all’ex senatore di Sinistra Indipendente Guido Rossi e all’ex parlamentare del Pds Corrado Stajano. Insomma, servirebbe la redazione di “Chi l’ha visto” per trovare uno dei 58 premiati che, almeno per sbaglio, si sia dichiarato di destra o di centrodestra. I criteri di selezione paiono chiari: come l’altezza per i corazzieri, la collocazione politica è requisito imprescindibile per ricevere il premio da questa amministrazione. Gli aspiranti all’Ambrogino 2012 sono avvisati.