Sorpresa, le riforme funzionano, era ora di dirlo
Finalmente una buona notizia: conoscere tutte le realizzazioni del governo in maniera sistematica è possibile grazie a un opuscolo di 36 pagine dal titolo Il governo del fare – Maggio 2998- marzo 2011 realizzato dal parlamentare del Pdl, Antonio Palmieri. Ma la cosa importante è che la l’agile pubblicazione si trova on line, sul sito del governo e del Pdl, scaricabile su iPad, iPhone e sui cellulari “intelligenti”. L’augurio è che si tratti di una fase nuova della mobilitazione lanciata dal Pdl per “bucare” l’opera di disinformazione sul lavoro svolto dal governo in settori chiave. Ieri avevamo elencato le iniziative a sostegno delle fasce deboli e le famiglie. Ora iniziamo dalle riforme che stanno funzionando, nel silenzio generale.
Riforma dell’ Università
La riforma Gelmini è stata ferocemente criticata, eppure ora sono gli stessi rettori, ricercatori e professori non ideologizzati ad ammettere come dopo decenni si sia posto un rimedio agli sprechi, a vantaggio della qualità dell’istruzione: la riforma moralizza i concorsi per docenti, razionalizza l’organizzazione dei corsi e migliora il sistema di governo delle università. Questi i punti: meno facoltà: massimo 12 per ateneo; eliminazione dei corsi inutili; chiusura delle sedi decentrate super?ue; bilanci trasparenti e commissariamento delle università “in rosso”; fine dei “rettori a vita”, ora il mandato dura solo sei anni; stop alle parentopoli. Nel 2009 per la prima volta tutti gli aventi diritto hanno avuto la borsa di studio grazie al fondo di 135 milioni per gli studenti meritevoli. Nel 2011 sono destinati altri 100 milioni per il prestito d’onore. Nel 2009 il governo ha stanziato 65 milioni per nuove residenze universitarie, per un totale di 1.700 posti letto in più. E poi, via al merito: dal 2011 il 7% dei ?nanziamenti agli enti di ricerca è dato in base ai risultati ottenuti.
Riforma del pubblico impiego
Anzitutto un dato: per effetto delle nuove norme, da giugno 2008 a dicembre 2010, le assenze per malattia sono calate del 35%, il che vuol dire una migliore organizzazione del lavoro dovuta anche a un’informatizzazione progressiva del settore, dalla digitalizzazione dei servizi alla pubblicazione on line di stipendi e consulenze. Sono state istituite le “Reti amiche” per portare i servizi più vicini ai cittadini: per servizi come visure, certi?cati, pagamenti di contributi, tasse e multe, queste reti di servizi sono ora disponibili anche presso tabaccai, uf?ci postali, banche, grandi aziende e in alcuni centri commerciali. (www.retiamiche.gov.it). Si è agito naturalmente sulla responsabilizzazione dei dirigenti, con premi solo a chi merita, sanzioni per assenteisti e falsi malati, controllo della spesa. Nel 2010 l’Italia è risultata prima in Europa per la disponibilità e seconda per la qualità dei servizi on line.
Contrasto all’evasione
ll governo ha messo in campo nuove forme di lotta all’evasione, che hanno consentito di riscuotere nel 2009 e 2010 la cifra record di 33,6 miliardi di euro, tra Agenzia dell’entrate, Inps ed Equitalia. Nel 2010 le misure di contrasto alle compensazioni indebite hanno fatto risparmiare allo Stato 6,6 miliardi di euro. 800.000 controlli sono stati effettuati tra il 2009 e il 2012 sulle pensioni di invalidità. I controlli del 2009 hanno riscontrato circa l’ 11 perc ento di falsi invalidi, ai quali è stata tolta la pensione. Nel 2010 le pensioni revocate sono state il 23%. per cento. Da gennaio 2011 le nuove pensioni sono assegnate direttamente dall’Inps, per rendere ancora più severi i controlli. Inoltre sono state sciolte 15.000 cooperative fantasma (10% del totale) che non depositavano il bilancio da almeno 5 anni. Stop alle compensazioni fiscali per chi è in debito con lo Stato; iscrizione al catasto per i cosiddetti “immobili fantasma”, mai denunciati al fisco. Da giugno 2009, inoltre, le attività finanziarie detenute nei cosiddetti paradisi ?scali sono considerate evasione salvo prova contraria e sono perseguite come tali dalla guardia di ?nanza.
Contro tutte le mafie
Un fiore all’occhiello per il governo, che ha messo in campo il più grande sistema di contrasto alla ma?a mai attuato ?nora. Sono stati arrestati 29 dei 30 latitanti più pericolosi e inasprite le pene per i ma?osi. Particolarmente ef?caci sono le nuove norme che colpiscono i patrimoni ma?osi, facilitando la con?sca di beni e patrimoni intestati a prestanome di ogni categoria sociale ed età. Dal 31 gennaio 2010 è legge il Piano nazionale antima?a. Sono state adottate nuove misure: il regime di carcere duro (il “41 bis”) è stato inasprito; due anni in più di carcere per chi appartiene alla ma?a; il reato di associazione ma?osa è esteso anche alle organizzazioni criminali straniere; i ma?osi condannati non possono avvalersi del gratuito patrocinio; aumento di 30 milioni di euro al Fondo per le vittime dei ma?osi; gli imprenditori che non denunciano le estorsioni non potranno partecipare alle gare per gli appalti pubblici. Da ottobre 2008, 400 militari e 350 poliziotti hanno affiancato le forze dell’ordine nella provincia di Caserta, per intensificare la lotta contro la camorra. Il coordinamento tra polizia, militari e magistratura, ha portato ad un calo dei delitti negli ultimi due anni del 16% a Caserta e del 17,4% a Napoli.
Per la salute dei cittadini
Risparmi di tempo e denaro il governo ha garantito con la trasmissione on line dei certi?cati di malattia che coinvolge 180.000 medici, 17 milioni di lavoratori dipendenti e 4,4 milioni di imprese. Con questa metodologia il sistema sanitario nel suo insieme risparmia 590 milioni di euro. La digitalizzazione della sanità (medici in rete, ricette e certi?cati online, fascicolo sanitario elettronico), comporterà un risparmio di 12,4 miliardi, pari all’11,7% dell’intera spesa del Servizio Sanitario Nazionale. Molto si è fatto per ridurre le liste d’attesa, con un piano che ha istituito un doppio binario per differenziare le prestazioni urgenti da quelle preventive. Per la prima volta è stato ?ssato il limite massimo di attesa entro il quale devono essere garantite 58 prestazioni base. Sono state inoltre create corsie preferenziali per coloro che hanno malattie oncologiche e cardiovascolari.
Grandi opere
Il governo ha rilanciato il piano delle grandi opere, avviato nel 2001 con l’approvazione della “legge obiettivo”, con l’intento di recuperare il trentennale ritardo infrastrutturale dell’Italia, che penalizza imprese e turismo e impedisce di competere ad armi pari sui mercati esteri. Il piano aggiunge anche un altro importante elemento al piano anticrisi, perché la realizzazione delle opere genera commesse per le imprese e nuovi posti di lavoro. Tra le principali opere completate ci sono il passante di Mestre, l’autostrada Catania-Siracusa, l’Alta velocità Torino-Salerno. Molti i cantieri aperti sul Ponte sullo Stretto, quello della la cosiddetta BreBeMi, la nuova autostrada Brescia-Milano , la Ferrovia ad alta velocità, la metropolitana di Napoli; 170 km di nuove reti metropolitane.