Meloni in visita al campo rom di Giugliano: «La miseria si combatte con il lavoro»

15 Dic 2018 13:06 - di Elsa Corsini

«C’è un sud che non chiede assistenzialismo, chiede sicurezza, posti decenti dove vivere e far crescere i propri figli». Giorgia Meloni in visita al campo rom di Giugliano, nell’area industriale Asi tra Giugliano e Qualiano in provincia di Napoli, accende i riflettori sulla povertà e le condizioni misere di vita a cui sono sottoposti i cittadini che abitanto in quell’area (e come loro tanti altri cittadini del Sud d’Italia). Nella diretta su Facebook la leader di Fratelli d’Italia denuncia la situazione di degrado di quello che è l’unico campo rom legale (anche se i permessi sono scaduti) che ospita oltre 380 rom invece che 250. Nell’area insiste un consorzio industriale fatto di  75 imprese con 1500 dipendenti e 1500 rom.

È una situazione al limite della vivibilità: discariche a cielo aperto, smaltimento dei rifiuti abusivo, roghi tossici e inquinamento alle stelle. «La terra dei fuochi è arrivata anche qui, si lavora nel degrado e nell’inquinamento, con problemi persino di illuminazione ed elettricità perché i rom utilizzano i fili elettrici per ricavare il rame». Siamo qui – aggiunge la Meloni – per risponde alle richieste degli imprenditori onesti, per accendee i riflettori su questa realtà e chiederne la bonifica. Quindi l’appello, prima a Matteo Salvini («il Sud non chiede assistenzialismo, vieni a vedere»), e poi a Luigi Di Maio. «Fratelli d’Italia vuole ribadire al ministro Di Maio che l’unico modo per abolire la povertà è creare lavoro e l’unico modo per creare lavoro è mettere chi può assumere in condizione di farlo. Chiediamo meno tasse e meno burocrazia, più investimenti, infrastrutture e sostegno alle imprese. Chiediamo per gli italiani la dignità del lavoro».

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