Scuola, studenti in rivolta per il bagno: «Possiamo andarci solo in alcune ore»

14 Apr 2018 10:38 - di Paolo Sturaro

La rivolta a scuola ora si fa per i bagni. La pipì? Solo a orari prestabiliti. È quanto avviene in un istituto alberghiero di Genova, dove il dirigente scolastico ha disposto il “contingentamento” dell’uso della toilette in ristretti intervalli di tempo nel corso della giornata «visto l’uso inadeguato e a volte vandalico dei servizi igienici e le necessità organizzative per il personale della scuola». A denunciare il caso è il Blocco studentesco, che sulla propria pagina Facebook pubblica anche la circolare firmata dal preside, sulla quale, tra l’altro, si legge che gli studenti con esigenze particolari «avranno autorizzazione a uscire in orari diversi dietro richiesta della famiglia e presentazione del certificato medico».

È stata ufficializzata all’interno della cerchia del personale scolastico la decisione del preside di consentire l’accesso ai servizi igienici solo in alcune limitatissime fasce orarie durante la giornata. Più precisamente, viene permesso agli studenti di andare in bagno solo tra le 7.55 e le 8.05, tra le 10.55 e le 11.05, tra le 12.55 e le 13.05. «Una decisione di questo tipo – si legge nella nota dell’organizzazione – è inammissibile e illegale, dato che in caso di stringente necessità nessuno, professore o collaboratore scolastico che sia, può impedire a uno studente di recarsi semplicemente al bagno. Parliamo di una scuola frequentata da un migliaio di studenti, con un numero anche piuttosto limitato di bagni a disposizione: pensare di limitare l’uso dei pochi servizi a una mezz’ora su cinque, sei, sette ore di lezione è sia poco intelligente che ingiusto. Non è accettabile che sul luogo di studio o di lavoro vigano divieti così ferrei nell’uso dei servizi igienici». Una protesta che nei giorni scorsi è scoppiata anche in alcune scuole elementari di Roma, dove però i docenti lamentano la furbizia di alcuni alunni che – nonostante la loro giovane età – approfittano del bagno per non essere presenti in classe nel momento delle interrogazioni.

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