Giornalisti eletti: ce la fanno Cerno, Mulè e Cangini. Paragone trombato e ripescato

6 Mar 2018 17:29 - di Redazione

Alcuni entreranno in Parlamento, altri no. Anche in questa tornata elettorale erano numerosi i giornalisti candidati dai partiti.  Ce l’hanno fatta a conquistare il seggio l’ex direttore del ‘Centro’ Primo Di Nicola, candidato M5S a Pescara, e, sempre per i pentastellati, l’ex direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli, a Fiumicino.

Un altro giornalista, Gianluigi Paragone, candidato M5S al Senato a Varese, ha perso la sfida con il leghista Stefano Candiani, ma è rientrato tramite il listino proporzionale. Entra alla Camera Filippo Sensi, portavoce di Paolo Gentiloni ed ex-portavoce di Matteo Renzi e Francesco Rutelli. Il seggio di Sensi, candidato in Toscana nel listino proporzionale, è scattato grazie alla vittoria nell’uninominale di Rosa Maria Di Giorgi che ha lasciato vacante la casella del proporzionale.

Anche Forza Italia ha piazzato due ex direttori: Andrea Cangini (‘Quotidiano nazionale’) eletto nelle Marche e Giorgio Mulè (‘Panorama’) eletto in Liguria. Per il Pd risulta eletto nel collegio di Milano l’ex condirettore di ‘Repubblica’, Tommaso Cerno. Non vince invece la sfida dell’uninominale a Matera, la piddina Francesa Barra. Fuori anche Dino Giarrusso, ex iena, candidato con i grillini a Roma (27%), superato dal radicale Magi. Non entra per il Pd neppure Sandra Zampa, emiliana e ex portavoce di Prodi. Niente da fare pure per la bersaniana Chiara Geloni, ferma al 3,7% in Toscana.

Commenti

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  • 7 Marzo 2018

    Effettivamente non sapendo fare il loro lavoro, devono ripiegare sul lavoro più facile e redditizio in Italia……Parassiti fino alla fine!!!!