Rampelli: «La sinistra al caviale di Capalbio la spunta laddove le borgate falliscono»

24 Nov 2016 15:07 - di Augusta Cesari

Maledetta ipocrisia. Il caso Capalbio con lo stop ai migranti suscita l’amarezza e il sarcasmo del mondo politico. «La “sinistra al caviale” di Capalbio è riuscita laddove ha fallito il popolo delle borgate: bloccare l’arrivo dei profughi che avrebbe arrecato disdoro ai circoli esclusivi sempre più frequentati dagli eredi del partito comunista. Ora ci aspettiamo che il sindaco Pd di Capalbio, congiuntamente con Giorgio Napolitano, Claudio Petruccioli, Giuliano Amato, Achille Occhetto, Chicco Testa, Francesco Rutelli, Furio Colombo, Nicola Zingaretti, Corrado Augias, Gino Paoli aprano il conflitto con Renzi e Alfano sulla gestione dell’immigrazione. A viso aperto. Perché se i centri d’accoglienza per immigrati non possono stare a Capalbio significa che non sono la soluzione al problema è non possono stare a casa di nessuno». È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Fabio Rampelli.

Capalbio, Rampelli: perché i teorici dell’accoglienza tacciono?

L’assordante silenzio dei teorici dell’accoglienza fa riflettere sull’ipocrisia di chi si fa bello sulla pelle degli altri, tacccinadoli di populismo a corrente alternata. L’accoglienza è bella , purché sia tenuta a debita distanza dai loro salotti, dai loro convegni, dalle loro feste. Ora che per il momento i clandestini destinati a Capalbio saranno stipati in qualche periferia o in qualche paesino, chissà se gli abitanti di quei luoghi si lamenteranno? E se lo faranno – come è lecito attendersi – saranno tacciati di essere degli xenofobi, razzisti e miserabili? Interrogativi interessanti 

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