Hillary Clinton scivola: «Ammiro la Merkel per come ha gestito i profughi»

30 Set 2016 17:23 - di Roberto Mariotti
Hillary Clinton

Un’ammissione che la dice tutta sui rapporti stretti tra due donne che sono nel mirino di gran parte dell’opinione pubblica: Angela Merkel è uno dei leader mondiali preferiti di Hillary Clinton. Lo ha confessato ai reporter la stessa candidata democratica alla presidenza a bordo del suo aereo diretto a Chicago. «Uno dei miei leader favoriti – ha sottolineato – è Angela Merkel perché penso che sia stata straordinaria e forte durante tempi difficili in Europa, il che ha implicazioni ovvie per il resto del mondo e in particolare per il nostro paese». Hillary Clinton, in particolare, ha apprezzato la leadership della cancelliera tedesca durante la crisi dell’euro e dei rifugiati. Le due donne si conoscono dagli anni Novanta. L’ex segretario di Stato inoltre spera di avere l’opportunità di lavorare con lei in futuro. «Ma potremmo parlare di molti altri leader se volete», ha detto sarcasticamente ai giornalisti in riferimento al fatto che alla stessa domanda il candidato liberal Gary Johnson non ha saputo indicare un solo leader straniero. «Ho un Aleppo moment», si è schermito ricordando la recente gaffe, quando non ha saputo dire cos’è Aleppo.

La stampa “vicina” a Hillary Clinton getta fango su Trump

A favore di Hillary Clinton la solita valanga di fango scatenata dai giornali contro Donald Trump che nega di aver mai fatto affari con Cuba e di aver così violato l’embargo imposto dagli Stati Uniti all’isola caraibica. Il candidato repubblicano replica così a un articolo pubblicato da Newsweek secondo cui un’azienda del suo gruppo aveva investito 68mila dollari sull’isola di Fidel Castro nel 1988. «Non sono mai stato a Cuba – ha detto Trump a un giornalista – Non ho mai fatto affari a Cuba, non c’è altro da dire. Lo direi apertamente se lo avessi fatto». Trump ha poi messo in dubbio l’integrità del reporter autore dell’articolo (Kurt Eichenwald): «Ha una pessima reputazione come giornalista».

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