Quando Helmut Schmidt si iscrisse alla Gioventù di Hitler

11 Nov 2015 14:47 - di Antonella Ambrosioni

Sull’ex Cancelliere tedesco Helmut Schmidt appena scomparso è stato scritto di tutto, riconoscendogli i grandi meriti nella rinascita democratica post-bellica della  Germania. C’è un aspetto trascurato della sua biografia, che è stato appena accennato nel bell’articolo du Corriere della Sera di Danilo Taino, ossia la sua iscrizione alla Gioventù di Hitler da ragazzino, un particolare certamente interessante  Schmidt in seguito ha sempre dichiarato di avere preso le distanze molto presto dal regime nazionalsocialista, ma non sono mancate le ricostruzioni e le biografie che ne documentano la sua fedeltà fino al 1944. Queste le tappe: nel febbraio del 1942 il suo capo gli attestò una “visione del mondo nazionalsocialista, che è in grado anche di trasmettere al prossimo”. Nel settembre 1943 gli fu riconosciuto “un atteggiamento nazionalsocialista impeccabile” e nel 1944, i superiori di Schmidt scrissero di lui che la sua fedeltà era “priva di macchie”.

Schmidt nazista, i documenti

Tre giudizi inediti, nascosti negli archivi militari di Friburgo, che furono diffusi lo scorso anno in una  biografa uscita in Germania scritta da Sabine Pamperrien che mise in fila molte prove che mettevano in discussione la versione dei fatti raccontata dal politico tedesco. L’autrice intese scrivere una biografia incentrata sugli anni giovanili del Cancelliere tanto amato dai tedeschi, senza omissioni di sorta e senza alcuno spirito polemico, anzi. L’autrice attribuiva non alla malafede, piuttosto alla sua cattiva memoria e a una ricostruzione, a tratti, approssimativa, la omissione di questo aspetto del suo curriculum politico. In realtà Schmidt ha sempre sostenuto di essere stato un oppositore del regime nazista, pur senza partecipare alla resistenza attiva. Ma le ricerche di Pamperrien – si legge nell’articolo sulla Stampa che lo recensì – «smentiscono la vulgata  diffusa da Schmidt stesso. Nel 1933 aderì tra i primi studenti della sua scuola alla Gioventù hitleriana. E la sua insegnante di tedesco, Erna Stahl, che si unì più tardi al movimento di resistenza della Rosa bianca, dopo la liberazione lo collocò tra coloro che stavano «nella fazione opposta». 

Lo storico: «Addolcì la sua biografia»

Anche il suo biografo più accreditato, Hartmut Soell, ammette che non è chiaro quando Schmidt si sia davvero distaccato da Hitler. Schmidt, dunque, indossò la divisa della Hitler Jugend, la gioventù hitleriana paragonabile ai nostri “figli della lupa”, al contrario di quanto ha sempre raccontato. Nel 1937 cominciò il servizio militare, partecipò all’assedio di Leningrado, poi fece parte dell’Aviazione. Un altro storico tedesco Michael Wolfsohn in parte difende l’ex Cancelliere: «Sono giudizi di routine, e non dimostrano che sia stato veramente un convinto seguace del Führer. Però, senza dubbio, ha addolcito la sua biografia». Helmut Schmidt come Günter Grass, il premio Nobel che nascose di aver indossato la divisa delle Waffen SS? Il passato nazista, del resto, fu rinfacciato a Schmidt successivamente dal leader socialdemocratico Franz Josef Strauss,  quando ricordò che Schmidt aveva assistito nel ’44 al processo agli attentatori di Hitler del venti luglio, che fu «un onore concesso ai fedelissimi». Schmidt ribatté che invece lo avevano spedito in tribunale per intimorirlo.

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