“Allah è grande” allo stadio, la Meloni: «E c’è chi vuole la Turchia nella Ue…»

18 Nov 2015 15:31 - di Bianca Conte

Un minuto di silenzio che urla vendetta e che stigmatizza l’odio “islamico” nutrito nei confronti dell’Europa in generale, del “nemico occidentale” più nello specifico. Un minuto di silenzio che idealmente avrebbe dovuto essere dedicato alla memoria delle vittime delle stragi di Parigi prima del fischio d’inizio della partita Turchia-Grecia a Istanbul, e che invece è stato sonoramente profanato a suon di fischi e contestazioni inneggianti al grido di Allah u akbar, (Allah è grande). Cori offensivi e intonati in spregio di tutti quei morti innocenti finiti nel mirino dei terroristi jihadisti, risuonati – e rilanciati – dai media, al web. Slogan propagandistici che rimandano a un presente di sangue e morte, intonati oltretutto alla presenza dei primi ministri dei due Paesi, Ahmet Davutoglu e Alexis Tsipras, che assistevano all’incontro dalle tribune.

Fischi allo stadio in Turchia, le reazioni di Meloni, Salvini, Calderoli

Indignate, naturalmente, le reazioni politiche che, soprattutto attraverso alcuni esponenti del centrodestra, sono andate duramente a sanzionare quanto accaduto martedì sera ad Istanbul. «…i turchi hanno fischiato e hanno gridato “Allah è grande” durante il minuto di silenzio per le vittime di Parigi. E c’è ancora chi vorrebbe far entrare questa gente nell’Unione Europea», ha postato su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che, tra sdegno e polemica diplomatica, ha rimarcato l’oltraggio inflitto con fischi e slogan, e chiarasmente non solo in ambito sportivo. Una vergogna che – a detta di Matteo Salvini – dovrebbe portare ad «escludere la Turchia dai campionati europei di calcio, subito». «Se vuoi gridare Allah è grande – ha ribadito il leader del Carroccio – stai a casa tua e non partecipi agli europei». Pugno duro, insomma: questa – neanche troppo tra le righe – la richiesta mossa dalla Meloni e da Salvini, e condivisa anche da Roberto Calderoli che, a sua volta, su Facebook ha commentato: «… Ad Istanbul è andato in scena uno spettacolo vergognoso, che da solo dovrebbe essere sufficiente a far aprire gli occhi anche a chi li tiene colpevolmente chiusi. Durante il minuto di silenzio per la commemorazione dei martiri di Parigi, migliaia di tifosi turchi hanno riempito lo stadio di fischi e di cori “Allah è grande”, la stessa frase pronunciata dagli attentatori durante la terribile mattanza al Bataclan». Un post, quello pubblicato sul social network dal Vice Presidente del Senato, che si richiama sia a quello di Giorgia Meloni, sia a quello firmato Matteo Salvini, soprattutto nel passaggio in cui sostiene: «Qualcuno – chiede il parlamentare – avrà adesso ancora il coraggio di sostenere l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea? Mi auguro di no, così come mi auguro che la squadra turca venga esclusa per lungo tempo da qualsiasi manifestazione sportiva internazionale, come punizione esemplare a chi si è macchiato di un atto così squallido e vile, da condannare senza appello».

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  • Giuseppe Tolu 14 Marzo 2018

    Fuori dalla Ue, e anche da le ball