Addio a B.B. King, leggenda del Blues. Un sound inconfondibile e immortale

15 Mag 2015 14:35 - di Redazione

È morto nella sua casa di Las Vegas all’età di 89 anni B.B. King. Il ‘re del Blues’, l’ultimo dei grandi bluesman storici, era sofferente di diabete, e più volte era stato ricoverato in ospedale negli ultimi tempi. Lo scorso ottobre B.B. King aveva cancellato il suo tour.

Nato nel profondo sud degli Stati Uniti, a Itta Bena nello Stato del Mississippi, il 16 settembre 1925, B.B. King da ragazzo raccoglieva cotone e veniva pagato 35 centesimi di dollaro ogni 10 libbre di cotone raccolto. Da lì aveva cominciato un lungo cammino che lo ha portato a un successo mondiale, in compagnia della sua ‘Lucille’, la fedele chitarra Gibson ES-355 custom.

B.B. King ha vinto 15 Grammy

Considerato uno dei maggiori bluesman, vincitore di 15 Grammy, sesto chitarrista più bravo di tutti i tempi secondo la rivista ‘Rolling Stones’, B.B. King ha anche incassato, nel 2004 una sorta di ‘rivincita’ sulla realtà dalla quale proveniva, ricevendo una laurea ad honorem proprio dalla University of Mississippi.

Il suo sound è caratterizzato da suoni caldi e piacevoli che danno vita ad un blues elegante. Il suo stile chitarristico è caratterizzato solo da parti soliste che si alternano al canto, senza mai sfociare in parti di accompagnamento. Nel 1949 King cominciò a registrare canzoni per la RPM Records di Los Angeles.

Un cameo nel film “Blues Brothers”

Negli anni cinquanta King è ormai musicalmente maturo e viene considerato uno dei principali esponenti del panorama R&B dove si afferma con numerose hits, come ‘You Know I Love You’, ‘Woke Up This Morning’, ‘Please Love Me’, ‘When My Heart Beats Like a Hammer’, ‘Whole Lotta’ Love’, e Please Accept My Love. Nei decenni successivi King ha ridotto le sue incisioni mantenendo però la sua popolarità grazie alle numerosissime esibizioni dal vivo, circa 300 serate l’anno, e partecipano a show televisivi e film, come in una puntata della serie ‘I Robinson’ o nel celeberrimo ‘Blues Brothers’ dove fa un cameo musicale nel finale, interpretando se stesso e suonando uno dei suoi più grandi successi, ‘How Blue Can You Get’.

Ha suonato con Pavarotti e Zucchero

La lista dei personaggi che hanno suonato con lui va da Luciano Pavarotti a Bruce Willis, da Zucchero a David Gilmour, da Slash a Phil Collins passando per il Gotha della musica nera, compresi Ray CharlesAretha FranklinChaka Khan, Bobby Bland ed Etta Jamescon cui ha dato vita a una versione memorabile di “Thrill Is Gone”, il suo più grande successo insieme a “Sweet Little Angel” e alla trascinante versione di “Everyday I Have The Blues”. Certamente uno dei picchi di celebrità lo ha toccato nel 1988 grazie agli U2 che insieme a lui registrarono “When Love Comes To Town”, ai tempi di “Rattle And Hum”.

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