Nella guerra alla Le Pen, la stampa arruola anche il “nero” Jean Marie

27 Apr 2015 16:27 - di Niccolo Silvestri

Qualcuno salvi il vecchio Jean Marie Le Pen da suoi improvvisati salvatori. Anche perché c’è un limite a tutto, persino all’impudenza. Avanti di questo passo e il vecchio “uomo nero” disprezzato da tutta l’Europa sedicente democratica ed antitutto finirà per assurgere a nuovo vessillo di libertà, ad icona dei diritti conculcati, a cominciare da quello di parola e di critica.

Marine Le Pen teme esternazioni paterne in vista del 1° Maggio

Ma non è una conversione, magari! Più semplicemente, è il solito gioco di prestigio della sinistra (ma non solo), capace di saltellare da un “fascista” all’altro fino a quando non impollina quello giusto. Nulla di strano, dunque, se persino un brutto anatroccolo come il fondatore del Front Nationalriesca d’incanto a trasformarsi in un candido cigno sotto l’abile regia della grande stampa francese. Il vecchio Le Pen è ora uno strumento formidabile per muovere guerra alla di lui figlia, la molto più temibile (e temuta) Marine, che poco indugia in pose gladiatorie o in dichiarazioni tonitruanti ma che in compenso ficca alla grande nelle urne elettorali. E questo spiega perché l’autorevolissimo Le Monde si preoccupi di informare i lettori della «museruola» che la “cattiva” Marine avrebbe infilato al vecchio genitore per impedirgli di fare danni in occasione del prossimo Primo Maggio, data universalmente consacrata ai lavoratori ma che in Francia coincide con la tradizionale manifestazione del Front. Una vera offesa alla democrazia ed alla libera circolazione delle idee, se a farlo – beninteso – è la leader della destra d’Oltralpe. Non lo sarebbe affatto, invece, se a silenziare il vecchio patriarca fosse stato un qualsiasi esponente gauchiste o gollista.

“Le Monde”: la figlia ha messo la «museruola» al padre

Ma ora che l’autorevole quotidiano ha “sparato” la notizia, è facile immaginare che sotto la torre Eiffel se ne staranno tutti col fiato sospeso in attesa di capire come andrà a finire la controversia dinastica tra un padre ingombrante ed una figlia scalpitante, entrambi rivestiti di stoffa da autentico leader e perciò poco disponibili ad accomodamenti e a passi indietro. Le Monde scommette che il vecchio Le Pen, reduce da un ricovero di tre giorni per  un problema cardiaco, non si farà facilmente domare e già ne ha svelato la ferma intenzione di non disertare la manifestazione, di cui è stato per altro l’iniziatore negli anni Ottanta. Vada come vada, una cosa è certa: dovessero rappacificassi, padre e figlia, tornerebbero di nuovo ad essere esecrati ed additati come il male assoluto. Almeno fino all’apparire del prossimo ed ancor più pericoloso “fascista”.

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