Ex modella morta: ecco perché sono scattate le manette per il fidanzato

1 Apr 2015 13:33 - di Priscilla Del Ninno

Ex modella morta: si è stretto il cerchio intorno a Davide Di Martino, il compagno di Irene Focardi, la donna scomparsa dal 3 febbraio, il cui cadavere è stato ritrovato domenica dentro un sacco nero, in un fosso vicino all’abitazione dell’uomo. Di Martino, ex compagno della vittima, è finito in carcere con l’accusa di omicidio, nel penitenziario di Sollicciano.

Ex modella morta, arrestato il fidanzato

In base a quanto riferito dal procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo nel corso di una conferenza stampa sull’arresto maturato la notte scorsa a carico dell’ex convivente della vittima, Davide Di Martino in cella si sarebbe chiuso nel mutismo più totale. E del resto già ieri, si è appreso in procura, durante l’ultima lunga perquisizione operata dal personale della Squadra mobile di Firenze, Di Martino avrebbe detto di non voler dire altro anche se fosse stato interrogato. Eppure, contro di lui parlano gli indizi o, come gli ha definiti il procuratore Creazzo, i «gravi indizi di colpevolezza».

Il caso

Irene Focardi era stata a cena dall’ex convivente il 2 febbraio, poi da quel giorno non è più rincasata da sua madre, presso la quale viveva, e non è stata più vista. Alla luce degli ultimi aggiornamenti e riscontri, allora, il racconto di un presunto testimone, che alla polizia disse di averla incontrata qualche giorno dopo al supermercato Coop delle Piagge, è stato definito dal procuratore Creazzo «un elemento dissonante», cioè infondato, e quindi non considerato dagli investigatori. «Quel testimone si è sbagliato», ha chiarito Creazzo. Qualche giorno dopo la cena, inoltre, Davide Di Martino avrebbe detto ad un familiare «Irene non c’è più, è andata via». È in questo periodo che l’attenzione degli investigatori sulla vicenda aumenta, considerato il trascorso di pesanti maltrattamenti che Di Martino aveva inflitto alla donna, e per i quali l’uomo era già stato condannato e messo agli arresti. Ora le accuse a suo carico sono ben più gravi e riguardano «omicidio volontario, maltrattamenti aggravati dalla morte e occultamento di cadavere». «Ci sono stati riscontri investigativi, rinvenimenti e testimonianze a suo carico», ha aggiunto il procuratore. Ecco quali sono.

Gli indizi

1) La procura di Firenze sta aspettando la relazione completa dell’autopsia sul cadavere di Irene Focardi per trarre ulteriori elementi utili a definire con estrema precisione il modo in cui è morta, anche se risulta già chiaro che è stata uccisa con percosse e colpi violenti. Non è escluso che l’assassino possa aver utilizzato un oggetto per colpirla, che potrebbe essere tra i reperti sequestrati nell’ultima perquisizione fatta a casa Di Martino.

2) Il cadavere di Irene Focardi ha il cranio sfondato e altri gravissimi traumi che hanno dato esito mortale, ha aggiunto Creazzo. «Ma ci sono segni sul corpo anche di arma da taglio, e stiamo cercando un coltello di piccole dimensioni».

3) Dei sacchi neri simili a quello dove era il corpo di Irene Focardi sono stati trovati nell’abitazione di Davide Di Martino, arrestato con l’accusa di omicidio. Per l’arresto, gli inquirenti hanno valutato anche il tipo di lesioni trovate sul cadavere – le indiscrezioni trapelate parlano di fratture al cranio e alle costole – e i precedenti fra i due.

4) Irene Focardi aveva un permesso per potersi recare a casa del suo ex convivente agli arresti domiciliari perché condannato per i maltrattamenti inflitti a lei: anche per questo motivo la donna il 2 febbraio scorso si era recata a cena dall’ex fidanzato, potendolo avvicinare. I vicini udirono un litigio molto acceso. Poi la donna scomparve.

5) Qualche giorno dopo la cena Davide Di Martino avrebbe detto ad un familiare: «Irene non c’è più, è andata via»

 

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