Dove si trova la sanità migliore? In Toscana. Ecco la classifica

4 Mar 2015 12:34 - di Redazione

In riga dalla prima all’ultima. Nel Sistema sanitario nazionale si presta sempre grande attenzione a non fare classifiche delle regioni, perché è difficile paragonare i servizi di assistenza di realtà locali con storia, organizzazione, bilanci e situazioni sociali diverse. In questo caso però non si scappa: la cosiddetta “griglia Lea” assegna punteggi che permettono di chiarire chi lavora meglio e chi peggio in sanità. Chi cresce e chi cala da un anno all’altro. Questo è lo schema: sono stati scelti 31 Livelli Essenziali di Assistenza (Lea, appunto), cioè le prestazioni che tutte le regioni devono dare ai loro cittadini, e si è accertato il modo in cui vengono erogati.

La sanità peggiore in Campania

In queste settimane si sta calcolando come si sono comportate le regioni nel 2013. I dati saranno ufficializzati ad aprile. Il punteggio più alto, quello che si prenderebbe ottenendo il massimo in tutti gli indicatori, è 225. La Toscana con un exploit significativo si è fermata a 214 e in un anno ha scavalcato l’Emilia (204), diventando la prima in classifica. Un risultato molto importante, tanto più in un periodo pre elettorale come questo. Così i vertici della regione lo hanno diffuso già da tempo. Adesso però si conosce la lista completa, con tutti gli altri tranne Bolzano, Trento, Friuli, Val d’Aosta e Sardegna, che sono a statuto speciale. Guardando sotto la Toscana si trovano alcune sorprese. La prima riguarda la Lombardia. Almeno secondo gli indicatori in questione, non è più tra le realtà leader della sanità italiana: in due anni, dal 2011 al 2013, è passata dal secondo al sesto posto, a pari merito della Liguria. Balzano invece dal nono al quarto posto le Marche e colpisce anche la crescita del Piemonte, terza regione in classifica malgrado abbia il piano di rientro. Il Veneto resta stabile nella parte alta della classifica. Nelle posizioni basse della classifica restano le realtà del Sud, con la Campania che, pur avendo un punteggio in crescita, non riesce a schiodarsi dall’ultima posizione, unica sotto la soglia del 130 punti.

Ecco la classifica

1) Toscana, punti 214

2) Emilia Romagna 204

3) Piemonte 201

4) Marche 191

5) Veneto 190

6) Liguria e Lombardia 187

7) Umbria 179

8) Sicilia 165

9) Abruzzo e Lazio 152

10) Basilicata 146

11) Molise 140

12) Calabria 135

13) Puglia 134

14) Campania 127

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