Il Monopoli compie 80 anni: e in scatola finiscono banconote vere

6 Feb 2015 13:53 - di Bianca Conte

Il Monopoli compie 80 anni. Nato negli Stati Uniti, dopo la grande depressione, il gettonatissimo gioco in scatola e oggi è conosciuto e praticato in 111 paesi e declinato in 43 lingue. E tra edizioni speciali e cambi di conio, continua a svezzare generazioni di piccoli aspiranti imprenditori, ammettendo ai segreti riti dell’arricchimento e della conquista immobiliare grazie al fiuto per gli affari, quando non per la specualazione edilizia, decretando finanzieri in erba e possibili fallimentaristi. Come noto, infatti, lo stesso nome scelto per etichettare la “competizione” parte dal concetto economico di monopolio: ossia del dominio del mercato da parte di un singolo fortunato quanto spregiudicato “giocatore”.

Il debutto nel periodo fascista

Da noi, e in confezione quadrata, è noto dal 1935 quando la politica di italianizzazione voluta dal fascismo ribattezzò il marchio in Monopoli (senza la y), esattamente come sarebbero state personalizzate e quindi diversificate dagli archetipi Made in Usa gli originali toponimi di via, strade, larghi e piazze. Per il resto, il gioco è rimasto praticamente inalterato nella sua struttura di base – tranne che per la modifica di alcune regole – commercializzata da Emilio Ceretti, fondatore della Editrice Giochi che ha gestito il marchio per oltre 70 anni fino all’estate 2009, quando anche la distribuzione italiana è passata alla francese Hasbro. Come noto i giocatori competono per guadagnare denaro mediante un’attività economica che coinvolge l’acquisto, l’affitto e il commercio di proprietà terriere mediante banconote finte, e spostandosi a turno sul tabellone secondo il risultato del tiro di due dadi. Scopo finale, ovviamente, è diventare monopolista, ossia restare l’ultimo “finanziere” in partita dopo che tutti gli altri hanno fatto bancarotta.

L’ultima novità

L’ultima novità registrata sul mercato riguarda proprio l’ottantesimo compleanno del Monopoli per celebrare il quale la Hasbro ha pensato bene di inserire soldi veri, accanto alle banconote finte, ma solo in ottanta confezioni dell’edizione francese. Sembra impossibile, ma è così. E la trovata della Hasbro, il colosso francese che produce giocattoli, ha già scatenato la caccia d’oltralpe alla scatola fortunata, comprando la quale si potrebbero trovare dentro premi che vanno da 150 a migliaia di euro. Il pezzo più ambito, però, sarà un’intera confezione contenente banconote vere per un valore totale di 20.850 euro. Anche la competizione “imprenditoriale” vera – non quella ludica – affila i suoi artigli…

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