Internet sicura per i minori, campagna della Polizia di Stato con Fiorello testimonial. Il video

22 Gen 2014 14:04 - di Redazione

Un progetto dedicato ai più giovani, per far capire i rischi che si nascondono nella rete Internet e nei social network; una campagna per spiegare le regole con cui navigare sicuri online, evitare violazioni della privacy, difendersi da cyberbulli e adescatori: è “Una vita da Social”, la nuova iniziativa della Polizia presenta a Roma e destinata a toccare trenta città italiane. Il progetto – che per la prima volta vede assieme la Polizia e una serie di aziende e soggetti che operano su Internet (da Facebook a Google, Microsoft e Youtube, da Fastweb a Telecom, Vodafone, Wind e Tre, da Libero a Poste e Virgilio, da Norton a Skuola.net) – coinvolgerà oltre 150mila studenti ed è stato realizzato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è uno solo: rendere Internet sempre più sicura dopo i gravi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, ed arginare il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse all’utilizzo della rete e dei social network. Grazie ad un tir, trasformato in un’aula didattica multimediale, gli operatori della polizia postale incontreranno studenti, genitori ed insegnanti per sensibilizzarli, con un linguaggio adatto proprio ai più giovani, sui temi della sicurezza on line, evidenziando sia le opportunità del web sia i rischi. Ci sarà anche la pagina Facebook “Una vita da social”, gestita dagli agenti della Postale, dove verranno pubblicati gli appuntamenti, le attività e i contributi ricevuti in tutte le tappe toccate dal tir e dove i giovani potranno postare direttamente le loro impressioni dopo ogni appuntamento. «Il web è il mondo dove i giovani si relazionano, ed è un sistema completamente nuovo che nasconde diverse insidie, in quanto intangibile e invisibile – ha detto il capo della Polizia Alessandro Pansa – .Questo progetto dunque è pensato e voluto per i più giovani, perché vogliamo che internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo«. Pansa ha poi sottolineato che la polizia, in questo campo, «ha un’esperienza enorme« e questo deve far sì che gli agenti diventino «punto di riferimento» per i più giovani «in caso di difficoltà e dubbi». «Per la prima volta – ha detto il direttore delle specialità della Polizia, Santi Giuffrè – la polizia scende in campo assieme alle aziende che operano nel web, animati dalla volontà di diffondere il concetto di sicurezza. Abbiamo impiegato tutte le nostre energie per entrare appieno nel mondo dei giovani».

Fiorello, testimonial d’eccezione della campagna della Ps

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