Grillo, il non-leader che fa il padrone

20 Apr 2012 20:29 - di

I sondaggisti della Swg confermano: Grillo sale, è già oltre il 7%, al 7,3% per l’esattezza e un sondaggio di Demopolis addirittura gli assegna il 7,5.%. E il potenziale di voti che può raccogliere, assicurano i ricercatori, si aggira attorno al 20%. Non più un partitino, ma un partitone, anche se partitone di protesta. Come gestirlo? Gli affiliati si affannano a ripetere che Grillo non è il leader, ma il “megafono” del movimento. Eppure se c’è una crisi locale il “megafono” la risolve da padre-padrone. «Gli bastano due righe sul suo blog – ha scritto Michele Smargiassi su Repubblica – e saltano teste e liste». Accade per un motivo molto semplice: non essendoci una struttura gerarchica, nel non-partito di Grillo l’unico titolato a scomunicare, ad accogliere, a bocciare, a promuovere è sempre lui, Grillo, coadiuvato dallo “staff”, che poi sarebbe la struttura che gli cura l’immagine sul web. Maggiore visibilità in termini mediatici è stata acquisita negli ultimi tempi da Giuseppe Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna, e per questo sarebbe stato attenzionato da Grillo che sta lavorando per il suo isolamento. Favia però, ospite ieri della trasmisisone Agorà su Raitre, ha smentito questo scenario. Nel movimento sono tutti uniti su un punto: il crollo del sistema-partiti drenerà consensi verso i grillini e per il momento l’organizzazione è tema rimandato. Dopo aver fatto i conti dei voti, si vedrà.
Ieri L’Espresso tracciava l’identikit del candidato tipo del Movimento 5 Stelle: «Età media 38 anni, mai sopra i 57 della candidata a Gorizia Manuela Botteghi e con il più giovane, lo studente e arbitro Figc Manuel Anelli (Montesilvano), appena ventenne. Nessun professionista della poltica, ma tanti informatici (circa uno su dieci), ingegneri, specie in campo ambientale, insegnanti e impiegati pubblici. Ma c’è anche la casalinga taoista e appassionata di pratiche yoga Giovanna Mineo, in corsa a Saonara (Padova). E Matteo Afker, lo stagista che mira alla poltrona di primo cittadino di Garbagnate, in provincia di Milano. Bassa la rappresentanza femminile: appena il 20 per cento del totale». Quanto al programma, esso deve nascere dal basso o meglio dalle intelligenze che si connettono tra loro in rete e che dibattono facendo maturare le decisioni da prendere. Per ora i temi su cui battono e ribattono sono quelli consueti: energie alternative e difesa del paesaggio. Eppure anche su questo punto Grillo ha spiazzato tutti, parlando di uscita del paese dall’euro e di non pagare, o pagare solo in parte, il debito pubblico. Un programma scaturito dal confronto sul web? No, scaturito dai comizi che Grillo sta facendo nelle piazze italiane, optando per il tradizionale bagno di folla comiziale. Ancora una volta, il "megafono" ha parlato con la sua unica voce, scavalcando le voci virtuali dei suoi seguaci.
I suoi avversari, tuttavia, stanno attenti ad evitare facili demonizzazioni, a cominciare da Angelino Alfano, al quale i cronisti hanno chiesto di commentare i sondaggi che continuano a vedere in ascesa i 5 Stelle: «Dal momento che ho rispetto per il popolo italiano, ho anche rispetto per ogni forma di rappresentanza che il popolo italiano decide di darsi». Come dire: se sceglieranno Grillo, la scelta va rispettata anche se, ha aggiunto, per ora parliamo solo di previsioni, di dati forniti dai sondaggisti, quindi del tutto virtuali. Per Enrico Letta, la presunta crescita dei grillini non deve allarmare, è un effetto naturale – afferma – legato alla crisi della Lega, partito "moralizzatore" finito nel fango. Anche il leader Idv Antonio Di Pietro preferisce non attaccare Grillo: «Ho grande rispetto e ammirazione di Grillo – ha detto – anche se lui critica tutti a prescindere, noi di Italia dei valori ci siamo posti un obiettivo: puntare a ricostruire sulle macerie di chi ha commesso errori negli anni passati».

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