È morto Marco Formentini, unico leghista sindaco di Milano. Aveva 90 anni

2 Gen 2021 14:11 - di Redazione
Formentini

È morto a Milano a 90 anni Marco Formentini, primo ed unico leghista a entrare a Palazzo Marino. Era il 1993, nel pieno degli anni di Tangentopoli. È rimasto in carica fino al 1997. Formentini veniva dai socialisti. In quel partito aveva infatti militato negli anni ’70, prima ancora che Craxi sostituisse il vecchio simbolo con il Garofano. Dopo un periodo senza politica, il futuro sindaco di Milano ritorna all’impegno attivo nei ranghi della Lega Nord, sotto le cui insegne entra alla Camera dei Deputati nel 1992. Quindi la fascia tricolore nel ’93 e l’anno successivo lo sbarco all’Europarlamento di Strasburgo.

Formentini è stato anche deputato

Nel 1997 la parabola discendente. Formentini non arriva neppure al ballottaggio alle successive comunali e deve cedere il passo a Gabriele Albertini, sorretto da FI, An e Civiche. Nel 1999 Formentini rompe con la Lega, per il suo dissenso rispetto ai progetti di indipendentismo. Da sindaco, Formentini si rese protagonista di un durissimo scontro con il centro sociale Leoncavallo, gestito da elementi dell’ultrasinistra. Lo fece per tenere fede ad impegno assunto in campagna elettorale. Nella notte degli exit poll del 1993, l’allora segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, festeggiò in maniera simbolica la vittoria insieme a Formentini da un balcone di piazza Duomo, con lo sguardo rivolto verso la sede storica del Psi milanese al civico 19.

Nel 1993 sconfisse Nando Dalla Chiesa

Erano anni in cui il sistema politico nato da Tangentopoli cercava ancora un proprio centro di gravità. E Milano non faceva certo eccezione. Se ne accorse lo stesso Formentini, nonostante l’ampia vittoria ottenuta contro Nando Dalla Chiesa, candidato del centrosinistra, per concludere il suo mandato, si vide costretto ad allargare la maggioranza ad alcuni consiglieri di opposizione del Pds. L’ultima fase della sua carriera politica risale al 2005. È l’anno in cui tenta l’avventura centrista con Gianfranco Rotondi, che in un tweet gli rende l’estremo saluto salutandolo come «un galantuomo e un milanese apprezzato in tutta Europa»

 

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