Torna a crescere il numero dei contagi: oggi sono 4492. I decessi sono 662. I guariti quasi mille

26 Mar 2020 18:51 - di Redazione

Torna a salire il numero dei contagi: un dato anticipato dalla Regione Lombardia che aveva comunicato un incremento preoccupante dei casi positivi. Sono 4492 le persone attualmente positive in più (ieri 3.492), per un totale di contagiati di 62.013. Ma la curva, assicurano gli esperti, sta subendo comunque un rallentamento. Il dato numerico difforme dalla giornata di ieri potrebbe essere dovuto, è stato detto, dal fatto che il conteggio dei tamponi è arrivato simultaneamente nella giornata di oggi accrescendo il numero dei positivi considerevolmente. In particolare in Lombardia il numero dei contagi in un giorno è salito di quasi 2500 unità.

Nelle ultime 24 ore sono morte 662 persone (ieri 683), portando il bilancio totale delle vittime con coronavirus a 8165. I guariti superano per la prima volta i diecimila (10.361 persone), 999 in più. Il totale delle persone che ha contratto il virus in Italia arriva a 80.539. Questi i dati resi noti dalla Protezione civile.

Le raccomandazioni dell’Oms

“E’ fondamentale continuare con l’isolamento domiciliare per quanto possibile, in riferimento alle condizioni cliniche, dei paucisintomatici anche per diminuire la pressione sulle strutture sanitarie che devono essere dedicate alle casistiche più gravi”. Così Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione mondiale sanità (Oms) in conferenza stampa alla Protezione civile. “Questo non vuol dire – ha precisato – chiudere a chiave le persone che hanno bisogno di un supporto, ma garantire loro l’assistenza domiciliare integrata che il Paese ha a disposizione. Il monitoraggio continuo dei parametri vitali è essenziale per l’immediata assistenza in caso di aggravamento delle condizioni e in questo il territorio va valorizzato”.

“In questo momento – ha aggiunto –  l’Oms sta prequalificando circa 200 test rapidi che dovrebbero essere messi a disposizione degli Stati. Al momento la tecnologia attuale, il tampone, è tuttora raccomandato per i casi sospetti e i contatti dei casi sospetti. Occorre rafforzare al massimo la diagnostica per interrompere la catena dei contagi”, ha concluso.

 

 

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