Mussolini: Saviano lasci stare San Gennaro, a Napoli rischia il linciaggio…

19 Set 2019 19:03 - di Redazione

San Gennaro santo degli immigrati. Roberto Saviano la spara grossa sul santo patrono di Napoli ma non si ferma a questo.

Continuando nel suo ‘elogio’ del Santo in un video di Fanpage sui festeggiamenti per San Gennaro a New York Saviano ha aggiunto: “È un santo a cui puoi chiedere ‘proteggimi mentre rubo'”, o ancora “proteggimi mentre ho la scappatella”, è un santo a cui ti puoi rivolgere “con parolacce”. Insomma, “è l’unico santo in assoluto a cui ti puoi rivolgere come a un amico”.

Le sue parole non sono piaciute a molti, che vi hanno letto giustamente uno snaturamento del santo o in ogni caso un suo uso improprio a scopo di propaganda.

“Deve stare attento Saviano – dice Alessandra Mussolini – perché San Gennaro è un santo molto amato, rischia che lo linciano se va a Napoli: deve scappare a vita. In questo modo sta strumentalizzando un santo molto amato”. “Questa è voglia di protagonismo – continua la Mussolini – e anche di farsi del male, perché non ha senso. Lasciasse stare i santi. Perché deve sempre farsi notare come i primi della classe: una noia mortale. Con San Gennaro -aggiunge- Saviano ha proprio strafatto, è andato oltre”. “Forse perché adesso non ha più Salvini come bersaglio, dato che non sta più al governo, e lo sta sostituendo con San Gennaro. Da ‘san Matteo’ a ‘San Gennaro’. Mi dispiace che parli così, perché ho apprezzato Gomorra”, chiosa ancora Alessandra Mussolini.

“Saviano non perde occasione, proprio non riesce a non dire stupidaggini”, commenta ancora Gianluca Cantalamessa, deputato della Lega e presidente regionale del partito in Campania. Secondo Cantalamessa “è una follia che non sta né in cielo né in terra. Saviano – aggiunge – non sa come stare sulla cresta dell’onda e se ne esce con boutade che sono anche offensive per tutte le persone che credono in Dio e, nello specifico, per i napoletani. Trovo che sia la sua ennesima caduta di stile ma non mi meraviglia più, perché Saviano ci ha abituato al peggio”.

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