Meloni, “rivoluzione per la famiglia”: dal reddito bimbo agli asili gratis

3 Gen 2018 12:23 - di Augusta Cesari

La famiglia al centro, finalmente. “In questi ultimi anni la famiglia e i valori etici sono stati sotto attacco come mai prima d’ora. È il motivo per il quale Fratelli d’Italia intende invertire la rotta e vuole assumersi un impegno preciso per la prossima legislatura: difendere la famiglia naturale e i valori che sono alla base della nostra società”. E’ la promessa che Giorgia Meloni rinnova in un editoriale pubblicato dal quotidiano Avvenire. Giorgia Meloni, da sempre in prima linea nella difesa delle famiglie dagli attacchi dell’ideologia gender e dalle insufficienti politiche sociali a sostegno dei nuclei, rilancia le misure che possono essere prese, se il centrodestra manterrà le attese che i sondaggi promettono.

Giorgia Meloni: “Quoziente familiare e incentivi per la natalità”

“Due le linee d’azione: avviare una rivoluzione del welfare che metta la famiglia al centro dello Stato sociale e mettere in cantiere il più imponente piano di incentivo alla natalità che si sia visto nella storia italiana per contrastare l’inverno demografico della nostra Nazione. È un impegno – sottolinea Giorgia Meloni – che si declina in proposte precise per raggiungere, nell’arco temporale della legislatura, alcuni obiettivi concreti: asilo nido gratuito per tutti; istituzione del reddito bimbo, ovvero un sostegno diretto di 400 euro mensili per i primi sei anni di vita di ogni bambino che si estendono fino a 18 anni solo dal secondo figlio”.

Le altre proposte di Fratelli d’Italia

E la Meloni incalza: “Introduzione del quoziente familiare in ambito fiscale; deducibilità del costo del lavoro domestico; congedo parentale coperto all’80% fino ai sei anni di età del bambino; incentivi alle aziende che assumono donne in età fertile; progressiva eliminazione dell’Iva sui prodotti dell’infanzia come i pannolini; intervento sul prezzo del latte in polvere. Provvedimenti significativi e importanti che Fratelli d’Italia vuole finanziare con un programma organico e complessivo di revisione dell’intero welfare nazionale, che passi attraverso scelte coraggiose e orientate al bene comune”.

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