La protesta del centrodestra
Violenze dei No Tav in Val di Susa, ferito un agente. “Sono i soliti di Askatasuna, chiudete quel centro sociale”
Nuovi scontri in Val di Susa, nel Torinese, dove un gruppo di No Tav incappucciati ha lanciato sassi e petardi contro le forze dell’ordine presenti nel cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. I disordini sono divampati per due notti consecutive. La polizia ha risposto con l’uso di idranti e alcuni lanci di lacrimogeni. Al cantiere di San Didero, gli antagonisti, un centinaio in tutto, hanno attraversato i sentieri tra i boschi e hanno raggiunto un altro cantiere Tav, quello di Chiomonte, a 20 chilometri di distanza. Anche in questo caso dopo aver colpito le reti metalliche hanno iniziato a lanciare grossi petardi, pietre pensanti cinque chili e bulloni. Un funzionario della Digos è stato ferito al volto. Per precauzione è stato chiuso un tratto autostradale della A32, la Torino-Bardonecchia. Gli inquirenti sono al lavoro per individuare gli autori dei due blitz ai cantieri
Sindacati di polizia contro la giunta Pd: con Askatasuna patto scellerato
“Come sempre accade in valle di Susa, domenica sera un centinaio di delinquenti No Tav, ovvero i ‘compagni’ di Askatasuna etc. etc., si sono palesati al cantiere di Chiomonte”, denuncia Antonio Gurgigno, consigliere nazionale del sindacato di polizia Sap. “Per oltre un’ora i delinquenti, perché quello sono, hanno attaccato violentemente le forze dell’ordine lanciando bombe carta, grossi bulloni, artifizi pirotecnici e pietre. Ci sono feriti tra le forze dell’ordine”. “Come Sindacato autonomo di polizia – prosegue Gurgino – siamo stufi ed esausti di vedere i nostri colleghi presi d’assalto da questi pseudo manifestanti. È ora di mettere un punto fermo a queste strategie criminali”. “Torino continua ad essere sotto scacco di questi facinorosi soggetti sotto la guida di Askatasuna, protetto da uno scellerato patto con l’amministrazione comunale”, conclude il Sap.
“Mettiamo i danni in conto di chi protegge i No-Tav”
Di analogo tenore la nota Luca Pantanella, segretario generale di Torino del sindacato di polizia Fsp. “Ancora una volta i No Tav Askatanutensi… si sono resi protagonisti dell’ennesimo attacco deliberato e organizzato al cantiere dell’alta velocità. Anche questa volta sono arrivati ben armati di bombe carta con bulloni e chiodi e oltre a quelle hanno iniziato il lancio di pietre pesanti 5 chilogrammi, a mezzo di rudimentali catapulte, usando gli alberi come pilastri”. “Per chi ancora vuole credere che siano l’espressione della libera democrazia – aggiunge – ribadiamo che sono criminali che vogliono uccidere il poliziotto perché rappresenta lo Stato. Ieri sera un funzionario è stato ferito al volto, con il rischio che pochi centimetri lo avrebbero potuto rendere invalido. Riteniamo inutili gli attuali mezzi come idranti e lacrimogeni per i quali questi delinquenti sono tranquillamente addestrati e preparati. Chiediamo – conclude Pantanella – l’uso di proiettili di gomma, non possiamo restare inermi a fare da bersaglio per poi contare i feriti”. “Anche questo ferito – prosegua il Fsp – è da mettere in conto su tutti quelli che coprono e fanno finta di nulla giustificando la dottrina violenta di Askatasuna, giunta Comunale di Torino compresa“.
Montaruli: “Che altro deve accadere per fermare i delinquenti?”
“Solidarietà alle forze dell’ordine” viene espressa dal vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli. “Che cosa deve ancora accadere perché i delinquenti di Askatasuna siano solo consegnati alla giustizia anziché vedersi consegnato uno stabile che è accertato sia ancora occupato? Non vi può essere nessuno spazio per l’eversione”.
“Mentre noi chiediamo rispetto della legalità – dichiarano Silvia Sardone, vice segretario della Lega, ed Elena Maccanti, deputata e segretario provinciale Lega Torino – segnaliamo l’inquietante ambiguità della sinistra che a livello nazionale non prende le distanze dalle violenze degli antagonisti e a Torino li facilita in ogni modo. Basta con la tolleranza di Pd & compagni verso chi assalta quasi ogni giorno uomini e donne in divisa. Da parte nostra la massima solidarietà agli agenti feriti e un appello forte per azioni forti contro i teppisti di Askatasuna”.