Passa la linea Meloni
Via libera Ue ai centri per i rimpatri: gli hotspot in Albania diventano a prova di “toghe rosse”
Via libera dal Consiglio Ue al nuovo regolamento sui Paesi sicuri e alla stretta sui rimpatri di immigrati irregolari che consente di creare hub in stati terzi. Le due decisioni potrebbero sbloccare i centri in Albania, un piano del governo che si era arenato dopo la bocciatura dei giudici.
Dal Consiglio Ue dunque è arrivata l’approvazione della modifica del regolamento Ue 2024/1348 sull’applicazione del concetto di “paese terzo sicuro”. Si sono dichiarati contrari Spagna, Grecia, Francia e Portogallo. Via libera poi dal Consiglio Ue Affari Interni alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure di rimpatrio degli immigrati irregolari.
Piantedosi: la svolta che l’Italia attendeva da tempo
Una giornata “decisiva” per la politica migratoria europea, che segna – secondo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – “la svolta che l’Italia chiedeva da tempo”. Al Consiglio Affari Interni, i governi hanno chiuso l’accordo sul nuovo regolamento rimpatri, che introduce per la prima volta obblighi precisi per i cittadini di Paesi terzi irregolari, procedure accelerate e la possibilità di creare “return hubs” (o centri di rimpatrio) in Paesi non Ue. E l’Italia già candida i centri albanesi a primo modello europeo di ‘return hubs’. Piantedosi ha rivendicato il ruolo giocato da Roma: “Finalmente abbiamo ottenuto una lista europea dei Paesi di origine sicuri, riformato completamente il concetto di Paese terzo sicuro e ci avviamo a realizzare un sistema europeo per i rimpatri realmente efficace. Gli Stati membri potranno applicare procedure accelerate di frontiera, come previsto dal protocollo Italia-Albania, e i ricorsi non avranno più effetto sospensivo automatico”.
Fidanza: Meloni ha dettato la linea all’Europa
“È un risultato che conferma quanto l’Italia guidata da Giorgia Meloni abbia fornito una linea chiara e coerente all’Europa sull’immigrazione”, sottolinea Carlo Fidanza, capodelegazione dí Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo. Per l’esponente di FdI, “l’introduzione del concetto di Paese terzo sicuro e dell’elenco comune dei Paesi di origine sicuri, nonché l’approvazione del regolamento rimpatri con la possibilità di creare hub nei Paesi terzi come l’Italia ha fatto in Albania rappresenta finalmente quel cambio di passo che abbiamo chiesto con forza negli ultimi anni. È un segnale importante: l’Europa prende atto che non si può lasciare tutto il peso dell’immigrazione irregolare sui Paesi di frontiera. Queste misure permetteranno procedure più rapide e certe e contribuiranno a diminuire la pressione su Stati come l’Italia, che per troppo tempo hanno sopportato da soli l’impatto dei flussi”.
“Immigrazione e sicurezza: passa la linea italiana. L’Unione europea definisce finalmente regole chiare su rimpatri e hub nei Paesi terzi, rafforzando il modello Italia-Albania. Avanti così. L’Italia cambia l’Europa”. Questa la sintesi firmata sui social da Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr.
Delmastro: adesso si fa sul serio
E mentre la sinistra protesta e lancia l’allarme su una classificazione tra migranti di serie A e una di serie B e sulla svolta a destra dell’Ue; da Cecilia Strada di Avs a Rifondazione Comunista, da Magi di +Europa al Pd, Andrea Delmastro invece sottolinea: “Sui Paesi sicuri l’Europa ha sdraiato il Pd e le toghe rosse”. “Ora” sui centri per migranti Albania “si parte e si fa sul serio, dopo che la sinistra ha esaurito tutti i ricorsi giudiziari – ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia, parlando alla radio dei gruppi parlamentari di FdI – perché come al solito di quelli politici non ne vince uno. Adesso si fa sul serio. Presidieremo le frontiere, difenderemo l’Italia, contrasteremo l’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani, con quella lunga scia di sangue nel Mediterraneo, di cui sono lorde le mani della sinistra perché ha consentito questo. Non certo della destra, perché se fermi le partenze, fermi anche le morti in mare”.