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Meloni The Telegraph leader dell’anno

A testa alta

The Telegraph incorona Meloni leader dell’anno e punto di riferimento in Europa: “Il suo statismo ha impressionato anche i critici”

Dalla stabilità di governo al peso sui dossier europei, la premier italiana emerge come esempio per alleati e avversari dal vecchio continente agli Stati Uniti. E pragmatismo, stabilità e centralità internazionale riportano l’Italia al centro

Esteri - di Alice Carrazza - 30 Dicembre 2025 alle 10:35

«Politica astuta e pragmatica, il cui statismo ha impressionato persino i critici». È da questa definizione netta che The Telegraph sceglie di partire per spiegare perché Giorgia Meloni sia oggi, agli occhi di Londra e non solo, una leader globale. Non un titolo simbolico, ma una constatazione squisitamente politica: l’Italia, guidata dalla presidente del Consiglio, è tornata a essere un punto di riferimento in un’Europa fragile, disorientata, spesso subalterna agli eventi.

Atreju come snodo internazionale

Il quotidiano britannico colloca questa valutazione dentro una scena precisa: quella di Atreju. Non una semplice festa di partito, ma una piattaforma di relazioni internazionali dove convergono capi di governo, leader esteri, imprenditori globali. Mentre Roma scorre sullo sfondo con la sua normalità, lì la politica prende forma in modo concreto. Elon Musk interviene, Rishi Sunak sale sul palco, Kemi Badenoch dialoga a lungo con Meloni, ogni anno la platea cresce. Ed è qui che The Telegraph coglie il segno dei tempi: la premier italiana non è più un’eccezione da osservare con sospetto, ma una figura da studiare, imitare, consultare.

Dal margine al centro del sistema

Il riconoscimento non nasce dall’immagine, ma dal percorso. Meloni, ricorda il giornale, ha cofondato Fratelli d’Italia e «lo ha portato dalle radici conservatrici marginali a una posizione centrale e apparentemente inattaccabile nella politica italiana». Un passaggio chiave, perché fotografa una trasformazione che molti avevano giudicato impossibile. Dai numeri residuali del 2013 alla vittoria netta del 2022, fino al consolidamento elettorale successivo, il partito è diventato architrave del sistema politico. Non per inerzia, ma per costruzione.

Le profezie smentite

Quando Meloni arrivò a Palazzo Chigi, nell’ottobre del 2022, le previsioni erano unanimi: isolamento internazionale, scontro con Bruxelles, instabilità economica. The Telegraph registra il rovesciamento completo di quello scenario. Dopo oltre tre anni di governo, la premier guida il periodo di maggiore continuità politica dai tempi di Berlusconi, in un contesto di stabilità che ha sorpreso osservatori e mercati. L’Italia non è crollata. Ha tenuto. E ha inciso.

Il dossier migratorio e l’effetto emulazione

Sul fronte migratorio, il quotidiano britannico sottolinea come Meloni abbia imposto un’agenda che oggi viene seguita anche da governi non conservatori. Il suo lavoro per contrastare l’immigrazione illegale è stato definito “straordinario” persino da Keir Starmer, primo ministro laburista del Regno Unito, che dopo averla incontrata ha deciso di studiare il modello italiano per «fermare le barche». Un riconoscimento politico, prima ancora che tecnico.

Secondo The Telegraph, Meloni «non si piega a nessuno» quando sono in gioco i valori o l’interesse nazionale. È questa postura, insieme alla capacità di mediazione, ad averle consentito di trascinare l’Europa verso posizioni più realistiche, dalle politiche sull’asilo fino alle scelte industriali ed energetiche. Non una leader barricadera, ma una negoziatrice determinata, capace di ottenere risultati senza rompere i tavoli.

Una centralità riconosciuta

Il giornale londinese insiste su un punto: Meloni è diventata un riferimento anche per leader stranieri di primo piano. Anche oltreoceano la definiscono «una leader fantastica». «Non sorprende che sia la persona che Donald Trump chiama per prima. Hanno un ottimo rapporto, e dopo averla incontrata capisco perché», confessa la leader dei Tories Kemi Badenoch, certificando un livello di centralità che l’Italia non aveva da tempo.

Cresciuta in un quartiere popolare di Roma, madre single, spesso sottovalutata e caricaturizzata, Meloni ha fatto della smentita delle previsioni il suo marchio politico. Non ha cercato scorciatoie, non ha rinnegato le scelte difficili, non ha inseguito il consenso facile. E proprio per questo, osserva il quotidiano britannico, oggi governa da una posizione di forza.

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di Alice Carrazza - 30 Dicembre 2025