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Morte del regista Rob Reiner e di sua moglie Michele, arrestato il figlio Nick

Duplice delitto a Hollywood

Svolta choc sull’omicidio di Rob Reiner e della moglie, sgozzati in casa: arrestato il figlio Nick. Gli indizi e un passato difficile contro di lui

Con l'accusa di aver sgozzato i genitori, gli agenti americani hanno arrestato il terzogenito 32enne delle vittime, la cui cauzione e fissata a 4 milioni di dollari. Una tragedia su cui emerge il drammatico passato del presunto killer e che ha generato il commento a doppio taglio di Donald Trump

Cronaca - di Giulia Melodia - 15 Dicembre 2025 alle 18:52

Dopo ore di angoscia e di attesa, di dubbi e sospetti, indiscrezioni e verità taciute, il tragico e cruento evento che ha sconvolto la comunità di Hollywood – con il celebre regista e produttore Rob Reiner (noto per film come Harry ti presento Sally) e sua moglie Michele trovati morti nella loro villa di Brentwood, Los Angeles – l’indagine entra nel vivo e accredita con una svolta drammatica i rumors della prima ora: secondo i media americani, le forze dell’ordine avrebbero fermato il figlio della coppia con l’accusa di essere il presunto autore del brutale crimine. per gli inquirenti d’oltreoceano è lui, il 32enne Nick Nick Reiner, uno dei tre figli della coppia d’oro di Hollywood, ad aver sgozzato i genitori. I corpi della coppia presentavano ferite da arma da taglio, indicando che la causa del decesso fosse l’esito di un duplice omicidio.

Omicidio Rob Reiner e moglie, arrestato Nick, il figlio di Rob e Michele

E allora eccoci al redde rationem: Nick, il figlio di Rob e Michele Reiner, è stato arrestato e si trova in custodia cautelare con una cauzione fissata a 4 milioni di dollari, come riporta tra gli altri Tmz. Secondo i registri online, dunque, il 32enne al momento risulta sotto la custodia del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. La notizia arriva a seguito della notizia choc di una tragedia che ha sconvolto Hollywood: domenica 14 dicembre una delle figlie della coppia ha trovato i genitori senza vita nella loro abitazione di Los Angeles, entrambi con le gole tagliate. Rob Reiner aveva 78 anni, mentre Michele Reiner ne aveva 68.

Sul luogo della tragedia sono stati visti amici e collaboratori della famiglia, tra cui Billy Crystal e Larry David, visibilmente scossi per l’accaduto. Numerose le reazioni di cordoglio che hanno attraversato il mondo dello spettacolo e della cultura: tra i messaggi di vicinanza giunti nelle ultime ore si segnalano quelli dell’ex presidente Barack Obama, dello scrittore Stephen King e dell’attore, regista e produttore, Ben Stiller. Le autorità continuano le indagini sull’accaduto, mentre la comunità hollywoodiana piange la perdita di due figure amate e rispettate nel mondo del cinema e dello spettacolo.

I sospetti della figlia delle vittime, sorella del presunto omicida

Intanto le indagine inchiodano rilievi e riscontri – e segnano la svolta investigativa – con l’arresto di Nick Reiner, trattenuto – come anticipato – con una cauzione di 4 milioni di dollari. Un fermo scaturito anche, a quanto si apprende da fonti investigative, da quanto indicato agli inquirenti una delle figlie della coppia, Romy, la stessa che ha scoperto i corpi senza vita dei coniugi, entrambi con profonde ferite da taglio alla gola, e ha immediatamente contattato le autorità. Proprio la giovane, infatti, avrebbe indicato il fratello Nick come potenziale responsabile, definendolo «pericoloso» e ipotizzando, in linea con quanto ipotizzato dagli investigatori Usa, che l’accoltellamento sarebbe avvenuto al culmine di una lite.

I dubbi degli inquirenti, i rilievi e i riscontri che andrebbero contro il presunto killer

Dati preliminari, ipotesi e suggestioni che collimerebbero anche con i primi riscontri effettuati sulla scena del crimine. Sul luogo della tragedia, dove sono intervenuti tempestivamente polizia e Vigili del fuoco che hanno isolato l’area e avviato le indagini, le forze dell’ordine hanno rilevato, per esempio, che la porta della villa non presentava segni di effrazione. Segno evidente che le vittime hanno aperto  al loro carnefice, o che comunque l’accesso era facilitato per chi “di casa”. E poi c’è il pregresso difficile, che contribuisce a tracciare un identikit del killer dai connotati drammatici, su cui il figlio della coppia uccisa collimerebbe.

Il profilo del figlio Nick, e il suo drammatico background

Nick Reiner, riferiscono le cronache americane, ha avuto un passato segnato da problemi di dipendenza e instabilità psichica. Nel 2015 il padre Rob aveva diretto “Being Charlie”, sceneggiato da Matt Elisofon e dallo stesso figlio Nick, che ha vissuto in passato le stesse problematiche del protagonista, interpretato da Nick Robinson. Presentato in anteprima mondiale nella sezione speciale del Toronto International Film Festival 2015, il film esplora le dinamiche complesse che caratterizzano una famiglia abbiente composta da un padre ambizioso e un figlio con problemi di tossicodipendenza. E delinea, in controluce, uno spunto autobiografico che oggi appare nei suoi risvolti tragici più conformante che mai.

Ma le indagini sono solo all’inizio. E intanto, mentre agenti e inquirenti sono al lavoro, le celebrities hollywoodiane sotto choc per la scomparsa efferata e violenta del regista e di sua moglie, postano messaggi di lutto e di sconcerto inondando i social con commenti sconvolti di attori e registi, molti dei quali avevano collaborato con il celebre regista appena scomparso.

Da Ron Howard a Ben Stiller e Stephen King, le reazioni di Hollywood

«Che perdita enorme – twitta su X Ben Stiller –. Rob Reiner era uno dei miei registi preferiti. Ha realizzato alcuni dei film più formativi per la mia generazione. È passato dall’ombra comica del grande Carl Reiner, e dall’essere un attore televisivo, a un grande regista che ha realizzato una serie incredibile di film. Spinal Tap è una delle migliori commedie mai realizzate, e la lista potrebbe continuare. Era una persona gentile e premurosa, davvero molto divertente. Non lo conoscevo bene, ma sono sempre stato un suo fan e provo una profonda tristezza per chi lo ha conosciuto e per la sua famiglia».

E ancora. «Le nostre carriere e vite si sono incrociate spesso nei decenni – posta sui social Ron Howard –. Da quando Rob ha scritto la sceneggiatura pilota di Happy Days, a quando ognuno di noi è passato dalla recitazione alla regia e alla produzione. Si è dimostrato un regista superlativo, un collega solidale e un cittadino devoto in ogni momento. Rob ci mancherà sotto tanti aspetti. Il mio cuore è rivolto alla sua famiglia e ai suoi numerosi amici intimi». Cordoglio espresso anche dallo scrittore Stephen King: «Sono inorridito e addolorato – scrive – per la morte di Rob Reiner e Michele. Meraviglioso amico, alleato politico e brillante regista (compresi due dai miei due script). Riposa in pace, Rob. Mi sei sempre stato accanto».

Morte coniugi Reiner, il messaggio di Trump che divide ma fa riflettere

E tra i tanti, non poteva mancare il post dei post: quello firmato Donald Trump. «Ieri sera è successa una cosa molto triste a Hollywood. Rob Reiner, un regista e attore comico tormentato e in difficoltà, ma un tempo molto talentuoso, è morto insieme alla moglie Michele, secondo quanto riferito a causa della rabbia che ha provocato negli altri con la sua grave, irriducibile e incurabile malattia mentale nota come Trump derangement syndrone, talvolta indicata con l’acronimo TDS», scrive il presidente americano su Truth, all’indomani del ritrovamento dei due corpi.

«Reiner morto per la rabbia provocata dalla sua ossessione contro di me»

Reiner, tra i più noti registi e produttori negli Stati Uniti, era da tempo in prima fila nell’opposizione a Trump. «Era noto per aver fatto impazzire le persone con la sua rabbiosa ossessione per il presidente Donald J. Trump. Con la sua evidente paranoia che ha raggiunto nuovi livelli – scrive il leader della Casa Bianca – quando l’amministrazione Trump ha superato tutti gli obiettivi e le aspettative di grandezza. E con l’età dell’oro dell’America alle porte, forse come mai prima d’ora. Che Rob e Michele riposino in pace!», conclude il presidente Usa.

 

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di Giulia Melodia - 15 Dicembre 2025