CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Schlein chiederà scusa a Meloni sul modello Albania?

Accuse invecchiate malissimo

Sul modello Albania si aspettano le scuse di Schlein: chiedeva quelle di Meloni ma ora è lei a dover fare ammenda (video)

La vittoria della linea italiana nell'Ue azzera tutte le polemiche del Pd sui Cpr e dimostra che se c'è qualcuno che deve assumersi la responsabilità di quello che non ha funzionato finora sono sinistra e magistratura politicizzata che hanno remato contro

I Video del Secolo - di Annamaria - 9 Dicembre 2025 alle 17:45

Alla fine è successo quello che aveva detto Giorgia Meloni. Anzi, quello che Giorgia Meloni ha detto per mesi, di fronte ai tentativi della sinistra e di certa magistratura di affossare il modello Albania: funzionerà e diventerà linea europea. Ora che il consiglio Ue dei ministri dell’Interno ha dato il via libera a quel modello e, più in generale, alla “dottrina” italiana di contrasto all’immigrazione clandestina, quelle parole hanno smesso di essere una “profezia” e sono diventate una realtà. E, del resto, bastava leggere i fatti della politica, le dichiarazioni dei partner europei e della stessa Commissione per capire che l’indirizzo era quello. Era chiaro a tutti, tranne a quella sinistra e a quella magistratura che in Italia si illudevano di poter arginare un cambiamento di paradigma ormai ampiamente in atto, e determinato proprio dal nostro governo.

Meloni: «I Cpr in Albania funzioneranno, qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità»

L’ultima volta in ordine di tempo che Meloni ne ha parlato è stata durante il bilaterale con il premier albanese Edi Rama a Roma. «Non tutti hanno compreso la validità del modello Italia-Albania, tanti hanno lavorato per frenarlo o bloccarlo ma noi siamo determinati ad andare avanti, perché è un meccanismo che ha la potenzialità di cambiare il paradigma sulla gestione dell’immigrazione», ha detto Meloni in quella occasione, ricordando anche, come fatto diverse altre volte in precedenza, che «quando entrerà in vigore il nuovo Patto Ue su migrazione e asilo i centri in Albania funzioneranno come dovevano funzionare dall’inizio». E, dunque, «avremo perso due anni per finire esattamente com’era all’inizio». «La responsabilità – ha aggiunto Meloni – non è la mia, arriveremo due anni dopo a fare esattamente quello che potevamo fare due anni prima. Penso che ciascuno si assumerà le sue responsabilità».

Schlein chiedeva le scuse della premier. Ora è pronta a scusarsi lei?

Era meno di un mese fa, il 13 novembre, e – si diceva – non serviva l’intuito politico della premier per capire che l’indirizzo era quello. Epperò, ancora un mese fa, Elly Schlein ribatteva dicendo che l’unica che avrebbe dovuto assumersi delle responsabilità era proprio Meloni, perché «la colpa del fatto che hanno fallito, e hanno costruito centri inumani, illegali e peraltro rimasti vuoti è della presidente del Consiglio che, ogni tanto, dopo tre anni che governa, potrebbe prendersi delle responsabilità». Né più né meno, nella sostanza, di quello che la segretaria dem e il suo partito sono andati ripetendo anche loro per mesi. Emblematica, in questo senso, una grafica social postata dal Pd a luglio, in cui si recriminava sui soldi che il governo avrebbe sprecato per dei Cpr definiti ancora una volta «illegali e inutili» e si intimava alla premier: «Chieda scusa all’Italia». Chi è che deve chiedere scusa ora?

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9 Dicembre 2025 alle 17:45