CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Scoperta choc a Firenze, trovato il cadavere di un 32enne in un baule

Orrore senza fine

Scoperta choc a Firenze: il cadavere di un 32enne nascosto in un baule e una famiglia dai macabri segreti

La Procura indaga sulle responsabilità all'interno del nucleo familiare e sulle condizioni di vita dei congiunti in un contesto di drammatico degrado. La madre della vittima, trovata in stato di grave denutrizione, è stata portata in ospedale

Cronaca - di Greta Paolucci - 13 Dicembre 2025 alle 19:48

Un macabro segreto, nascosto per forse due anni all’interno di un baule, è venuto alla luce a Campi Bisenzio, gettando un’ombra agghiacciante sulla tranquilla provincia fiorentina. La scoperta del corpo in decomposizione di un uomo di 32 anni in una stanza sigillata ha aperto un’indagine della Procura che si addentra in un dramma familiare fatto di solitudine, miseria e degrado.

L’allarme, partito da un persistente cattivo odore che ha insospettito i vicini, ha condotto gli agenti di polizia municipale al ritrovamento choc. Ma l’orrore non si ferma al baule: l’anziana madre del 32enne è stata trovata in condizioni di grave denutrizione e portata d’urgenza in ospedale, mentre gli altri due figli conviventi sono ora sotto interrogatorio per ricostruire le circostanze dell’agghiacciante occultamento.

Firenze, scoperta choc a Campi Bisenzio, trovato in un baule il cadavere di un uomo

Una scoperta macabra ha scosso la tranquilla frazione di Sant’Angelo a Lecore, nel comune di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. Nelle pertinenze di un’abitazione di Via Ippolito Nievo è stato rinvenuto il cadavere di un 32enne, nascosto all’interno di un baule e in avanzato stato di decomposizione. Secondo le prime ricostruzioni, il corpo potrebbe essere rimasto occultato per circa due anni, ma al momento non ci sono certezze.

A dare l’allarme sarebbero stati i vicini, insospettiti da un persistente cattivo odore, che hanno contattato i vigili urbani. La polizia municipale era già intervenuta nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre per un primo controllo, a seguito di una segnalazione riguardante l’anziana madre della vittima, senza però trovare nulla. Solo durante un secondo sopralluogo, nella mattina di sabato 13 dicembre, gli agenti hanno scoperto il cadavere nel mobile all’interno di una stanza sigillata.

Ma non è tutto, come se davvero non ci fosse fine all’orrore. La madre dell’uomo, in gravi condizioni di salute, è stata trovata in stato di denutrizione e trasferita d’urgenza all’ospedale di Careggi. Con lei vivevano anche gli altri due figli, un maschio e una femmina tra i 30 e i 40 anni, ascoltati dagli inquirenti negli uffici della polizia locale di Campi Bisenzio sotto il coordinamento del pubblico ministero di turno, Lorenzo Boscagli.

Dai primi accertamenti, non emergerebbero segni di violenza sul corpo del 32enne, il più giovane dei tre fratelli. La causa e la data esatta del decesso, però, restano da chiarire. Come il perché della presenza del cadavere nel baule per circa due anni: fatto che resta al momento solo un’ipotesi. Le autorità stanno ricostruendo le circostanze dell’occultamento. E, contestualmente, stanno cercando di individuare eventuali responsabilità all’interno della famiglia.

La vicenda ha lasciato sotto shock la piccola comunità locale. Sul posto sono intervenuti anche gli assessori ai Servizi sociali e alla sicurezza del Comune. Mentre la Misericordia ha trasferito il corpo all’Istituto di medicina legale di Careggi, dove la Procura disporrà l’autopsia. Il caso, però, solleva inevitabilmente inquietanti interrogativi sulle condizioni di vita della famiglia. Così come sulla tempestività degli interventi dei servizi sociali, dato che dai primi accertamenti la famiglia non risultava seguita dagli assistenti.

Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio, compreso chi possa aver occultato il cadavere nel baule, stante – come detto – l’assenza di segni evidenti di violenza sul corpo. Motivo per cui gli inquirenti si stanno concentrando su eventuali responsabilità familiari come sul perché un intero nucleo abbia convissuto con un cadavere nascosto. Una circostanza che, se confermata, solleva domande inquietanti sull’isolamento sociale e sull’eventuale fallimento della rete di assistenza. Una vicenda drammatica, insomma, che sembra intrecciarsi con solitudine e miseria, e destinata a essere scandagliata dall’autopsia. Un esame che chiarirà data e cause esatte del decesso. Ma che già racconta una storia di profonda disperazione umana.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Greta Paolucci - 13 Dicembre 2025