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Sanchez, nuova legnata elettorale. La sinistra italiana lo “venera” come un modello, ma gli spagnoli votano per il centrodestra

Elly &Co al ridicolo

Sanchez, nuova legnata elettorale. La sinistra italiana lo “venera” come un modello, ma gli spagnoli votano per il centrodestra

Spagna, in Estremadura prime elezioni importanti da quando una serie di accuse di corruzione hanno coinvolto il Psoe. Stravincono popolari e Vox. Il premier spagnolo ricorre al quarto rimpasto. Paradosso: gli spagnoli danno il benservito all'icona dei progressisti italiani

Politica - di Adriana De Conto - 22 Dicembre 2025 alle 16:30

Pedro Sanchez, il premier spagnolo socialista che la sinistra politica e intellettuali italiana ci mette sempre davanti come modello virtuoso, prende una legnata in Estremadura. Ed è crisi profonda per il partito socialista. Vox, il partito guidato da Santiago Abascal ha più che raddoppiato la propria rappresentanza passando da 5 a 11 seggi: diventando un attore centrale nei futuri equilibri politici della regione. Abascal ha definito il risultato “storico”. La candidata del Partito popolare (Pp) spagnolo, Maria Guardiola, ha ottenuto una vittoria netta: con il 43,1 per cento dei voti e 29 seggi, superando nettamente i socialisti, tenuti a 4 punti percentuali di distanza. Portato in palmo di mano dai sinistri nostrani, Sanchez in patria ha guai serissimi per i numerosi scandali in cui è invischiato il suo partito e per i risultati alle urne.

Elly, anche gli spagnoli voltano le spalle a Sanchez. Exploit di Vox

Paradosso: Per Elly Schlein e per la sinistra italiana è un “mito” dal quale il governo italiano  dovrebbe trarre lezioni politiche ed economiche. Ma gli spagnoli alla prova delle urne votano destra e centrodestra. Qualcuno avverta Elly Schlein che la stella politica del premier spagnolo è in totale fase declinante. Quelle in Estremadura sono infatti le prime elezioni importanti da quando una serie di accuse di corruzione e molestie sessuali hanno coinvolto il Psoe. Per il primo ministro Pedro Sánchez questo voto può segnare l’inizio della fine del suo ciclo politico o, comunque, accelerare la crisi di un partito che lotta per mantenere coesa la sua base.

Spagna, fine del “sanchismo”

Per il leader nazionale del Pp, Alberto Nunez Feijoo, il voto rappresenta un duro colpo per Pedro Sanchez. In un messaggio pubblicato sui social, il capo dell’opposizione ha parlato di un risultato “incontestabile”: interpretandolo come una chiara bocciatura delle politiche del cosiddetto “sanchismo” da parte dell’elettorato. La sua postilla è tombale: “Lascerà una Spagna ferita e un Psoe morto”. “E’ un effetto domino che non si fermerà”, ha aggiunto Feijóo: “porteremo a termine il nostro compito con un cambio di governo in Spagna”. La situazione per Sanchez sta infatti  precipitando. Siamo infatti al quarto rimpasto di governo per il primo ministro spagnolo, dopo che il partito socialista, scosso dagli scandali, ha subito la pesante sconfitta alle elezioni in Estremadura. Sanchez ha nominato la geografa e storica Milagros Tolo’n Jaime, ex sindaco di Toledo e delegata del governo spagnolo nella regione di Castiglia-La Mancia, come ministro dell’Istruzione e dello Sport.

Quarto rimpasto di Governo per Sanchez

La nuova portavoce del governo è Elma Saiz, attuale ministro della Previdenza Sociale e delle Migrazioni. Infine, Pilar Alegri’a, che fino alla scorsa settimana ha ricoperto sia la carica di ministro dell’Istruzione che di portavoce del governo, ha lasciato il governo per candidarsi alle elezioni della regione di Aragona, che si terranno a febbraio. Patetiche le dichiarazioni di Sanchez che parla di “rinnovata energia” del governo di coalizione progressista. Ignorando il responso delle urne. Gli spagnoli guardano al centrodestra. Sanchez dovrebbe guardare in faccia la realtà. Il suo governo è stato scosso negli ultimi mesi da numerosi scandali e indagini giudiziarie che hanno coinvolto diverse persone vicine al leader socialista. Inoltre, il Partito Socialista di Sanchez è stato scosso nelle ultime settimane da una serie di denunce di presunte molestie sessuali contro funzionari del partito, molti dei quali sono stati costretti a dimettersi. Conosciamo il grado autolesionismo della sinistra italiana, ma rincorrere il modello Sanchez non è un tantino imbarazzante?

Sanchez criticato pure da Podemos. E’ questo il modello di Elly?

Se è questo il modello a cui guarda la sinistra italiana c’è da ridere. Sanchez fa com se niente fosse, tanto che anche da sinistra lo bacchettano: il co portavoce e segretario dell’organizzazione di Unidas Podemos, Pablo Fernandez, ha definito “vergognoso” il fatto che Pedro Sanchez abbiano “ignorato” il pesante risultato elettorale. Ha accusato il premier e il suo partito di non aver compreso la gravità della sconfitta; e di non aver fatto alcuna autoanalisi pubblica sul crollo dei consensi. Senza contare che a livello nazionale, la rottura con gli indipendentisti di Puidgemont – utili nel momento della formazione del governo- rende l’esecutivo spagnolo molto instabile. Anche in Spagna gli elettori sognano una svolta con un governo di centrodestra.

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di Adriana De Conto - 22 Dicembre 2025