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Padova sotto choc: rissa a sprangate tra marocchini. E scattano i sigilli per un bar diventato ring per stranieri

Emergenza

Padova sotto choc: rissa a sprangate tra marocchini. E scattano i sigilli per un bar diventato ring per stranieri

Cronaca - di Robert Perdicchi - 20 Dicembre 2025 alle 18:56

I carabinieri della compagnia di Padova hanno denunciato 4 cittadini marocchini che ieri sera, verso le 22.30, nel piazzale della stazione ferroviaria hanno dato luogo a una rissa a colpi di spranghe. I due presunti aggressori sarebbero un 23enne residente a Loreggia (Padova) e un 41enne senza fissa dimora, mentre ad avere la peggio sono stati un 24enne e un 38enne, anch’essi senza fissa dimora in Italia.

Padova, marocchini scatenati nei pressi della stazione

I carabinieri sono stati chiamanti da un passante che stava assistendo alla rissa. Una volta arrivati sul posto i militari dell’Arma hanno trovato il 24enne con vistose ferite al viso che ha riferito che lui e il suo amico erano stati aggrediti per futili motivi da altri due loro connazionali che però erano già scappati. I carabinieri hanno rintracciato i due presunti aggressori rifugiatisi dentro alla stazione. Sottoposti a perquisizione, sono stati trovati con due spranghe di ferro lunghe 82 centimetri nascoste sotto i giubbini. Tutti e quattro sono stati affidati alle cure del Pronto soccorso ma i due presunti aggressori dovranno rispondere anche di porto d’oggetti atti a offendere.

Il questore di Padova Marco Odorisio ieri ha fatto chiudere per 45 giorni un bar di via Tommaseo, in zona stazione, gestito da cinesi. Già teatro di numerosi episodi violenti e di interventi delle volanti della questura, l’ultimo risale alla rissa avvenuta lo scorso 17 dicembre. Al culmine di un alterco scaturito durante una partita di videopoker, tre stranieri passavano alle vie di fatto aggredendosi a vicenda, dapprima con calci e pugni per poi lanciarsi addosso sgabelli, bottiglie di vetro e altre suppellettili del bar. Alla rissa partecipavano un gambiano, un cinese, un nigeriano e un ivoriano, malgrado la presenza di tre minori, il più grande dei quali non superava gli 11 anni d’età. Lo stesso bar nel 2023 era già finito sotto la lente del questore per ben due volte, con una prima sospensione della licenza per quindici giorni e poi una seconda per altri trenta giorni, in quanto individuato come piazza di spaccio. I titolari cinesi del bar quasi non parlano italiano e non hanno aderito al protocollo tra locali di Padova e forze dell’ordine per la prevenzione di tutte le situazioni in cui la sicurezza pubblica è a rischio.

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di Robert Perdicchi - 20 Dicembre 2025