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Odessa attaccata dai droni russi nella notte: l’obiettivo di Putin è quello di separarla dal resto dell’Ucraina

La strategia

Odessa attaccata dai droni russi nella notte: l’obiettivo di Putin è quello di separarla dal resto dell’Ucraina

Esteri - di Gabriele Caramelli - 31 Dicembre 2025 alle 11:31

Odessa e la regione sono state bombardate nella notte dai droni russi. Il bilancio parla per ora di sei feriti, tra cui tre bambini: un neonato di sette mesi, una bambina di otto anni e un adolescente di 14. A denunciare l’offensiva sono state le autorità locali, come riporta Ukrainska Pravda. «Alcune zone della città sono senza corrente, acqua e riscaldamento a causa dell’attacco del nemico», ha spiegato Serhii Lysak, a capo dell’amministrazione militare della città. Poi ha precisato che sono stati colpiti edifici in due quartieri della città. In seguito, il governatore Oleh Kiper ha accusato la Russia di aver mirato agli obiettivi civili e alle infrastrutture energetiche nella regione. Sono stati segnalati incendi anche negli appartamenti e in un magazzino di un’azienda che opera nel settore della logistica.

Bombardata Odessa: il nuovo obiettivo di Putin è isolarla

E ancora. Secondo le notizie divulgate dal presidente Volodymyr Zelensky, Mosca sta tentando di isolare la regione di Odessa dal resto del Paese, dirigendo i propri attacchi contro le infrastrutture«Stanno colpendo le infrastrutture portuali – ha ribadito il leader ucraino – .Stanno colpendo e uccidendo sia le persone che l’economia, riducendo la nostra capacità di esportazione attraverso il corridoio marittimo». Poi ha aggiunto: «Ci stiamo riprendendo, siamo in grado di farlo. E stiamo facendo tutto il più rapidamente possibile. Tutto questo è estremamente importante per noi».

Al momento, Kiev è impegnata nelle trattative con gli Stati Uniti per raggiungere un’intesa sul piano di pace. Eppure la Russia, al di là di proclami e annunci, continua a martellare l’Ucraina. Peraltro, Mosca sembra essere intenzionata ad allargare le maglie della difesa, già impegnata in particolare nel Donetsk e nella regione di Zaporizhzhia.

L’analisi sul conflitto del Think thank americano

Lo scenario delineato da Zelensky combacia con quello annunciato nelle scorse settimane dall’Institute for the study of war, il think tank americano che analizza il conflitto quotidianamente. L’Isw non esclude l’apertura di ulteriori fronti, soprattutto in una guerra che la Russia non vuole chiudere in tempi brevi. In sostanza, Mosca «potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l’oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell’Ucraina sudoccidentale».

Tra l’altro, l’istituto americano ha fatto riferimento alle notizie fornite ultimamente dall’intelligence ucraina, secondo cui il Cremlino sta cercando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando i riservisti. Il Cremlino sta anche proseguendo nel ritiro delle armi dai depositi e iniziando a costruire centri di produzione e addestramento per i droni.

Queste misure, previste dalla Russia, aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione nell’oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale, ossia Tiraspol, si trova a circa 80 chilometri dalla città ucraina, che ormai è un potenziale obiettivo di attacchi dei droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca, nelle scorse settimane, hanno già eseguito con successo alcuno attacchi nelle retrovie ucraine in profondità operativa di circa 25-100 chilometri, usando unità di droni specializzate.

Nonostante tutto, per l’Isw è improbabile che gli invasori possano conquistare gli oblast di Odessa e Mykolaiv nel breve termine. Le operazioni si svilupperebbero con blitz limitati e attacchi dei droni.

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di Gabriele Caramelli - 31 Dicembre 2025