CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Attacco di Trump all’Isis in Nigeria con firma_ LI avevo avvisati. Stop massacro di cristiani per mano del terrorismo islamico

Stop al massacro di cristiani

Nigeria, Trump sferra l’attacco contro l’Isis: raid potenti e letali. E firma l’azione: «Buon Natale ai terroristi morti. Li avevo avvisati» (video)

Il presidente americano dall'annuncio all'ok all'operazione militare la notte di Natale con messaggio annesso: "Avevo già avvertito questi terroristi che se non si fossero fermati avrebbero pagato un prezzo altissimo. E ora è successo"

Esteri - di Lorenza Mariani - 26 Dicembre 2025 alle 09:39

Nella serata di Natale il Presidente Donald Trump ha rotto il silenzio annunciando un’operazione militare di vasta portata nel nord-ovest della Nigeria. Utilizzando la piattaforma Truth Social, il Comandante in Capo ha descritto l’azione come un “attacco potente e mortale” contro quella che ha definito la “feccia terroristica dell’ISIS”.

Nigeria, Trump sferra l’attacco contro l’Isis

Così, mentre la Nigeria affronta un’escalation di violenza jihadista che mira sistematicamente alle comunità cristiane, la Casa Bianca risponde con la forza. L’annuncio – e l’attacco sferrato dalla Casa Bianca – segnano un cambio di passo militare e comunicativo nella lotta al terrorismo in Africa Occidentale, perché l’intervento non esaurisce il suo potenziale solo nel messaggio militare, ma risulta fortemente simbolico, con Trump che sceglie di utilizzare il teatro nigeriano per ribadire la sua linea di “protezione globale dei cristiani”, trasformando un’operazione di antiterrorismo in un manifesto politico che non archivia strategia e comunicazione neppure durante il periodo natalizio.

Raid potenti e letali. Trump: «Li avevo avvisati»

Dunque, dalle parole, all’azione: il presidente americano Donald Trump ha annunciato che le forze armate statunitensi hanno condotto attacchi «potenti e letali» contro i miliziani dello Stato Islamico nel nord-ovest della Nigeria. I raid sono stati confermati questa mattina dal ministero degli Esteri nigeriano, che ha parlato di «raid di precisione» contro «obiettivi terroristici» nel Paese. Il Comando Africa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato che «diversi terroristi dell’Isis» sono stati uccisi in un attacco nello Stato di Sokoto condotto su richiesta delle autorità nigeriane.

Nigeria, il messaggio di Trump: «Buon Natale ai terroristi morti»

E, bollettino militare a parte, il tono di Trump è, come di consueto, diretto e privo di mediazioni diplomatiche. Il Presidente ha collegato direttamente l’intervento militare alla protezione delle minoranze religiose: «Avevo già avvertito questi terroristi che se non avessero smesso di massacrare i cristiani, avrebbero pagato un prezzo altissimo, e stanotte è successo». Aggiungendo uno sferzante «Buon Natale a tutti, compresi i terroristi morti, che saranno molti di più se continueranno a massacrare i cristiani», ha postato su Truth l’inquilino della casa Bianca. I funzionari della difesa statunitensi hanno quindi successivamente pubblicato un video del lancio notturno di un missile dal ponte di una nave da guerra battente bandiera statunitense.

Collaborazione e sinergia con le autorità nigeriane

Parole e toni attraverso i quali la retorica di Trump mira a sottolineare la volontà di ripristinare il ruolo degli Stati Uniti come forza d’urto contro il “terrorismo islamico radicale”, rivendicando la superiorità tecnologica del “Dipartimento della Guerra” nell’eseguire attacchi definiti «perfetti». E intanto, dal fronte dell’attacco di fuoco africano, il ministero degli Esteri nigeriano ha confermato la collaborazione, parlando di raid aerei mirati e sottolineando che la cooperazione con gli Usa avviene nel pieno rispetto della sovranità nazionale e del diritto internazionale, confermando sinergia e strategie in atto.

«Le autorità nigeriane – fa sapere il dicastero  locale – continuano a collaborare in modo strutturato con i partner internazionali, compresi gli Stati Uniti d’America, nella lotta contro la persistente minaccia del terrorismo e dell’estremismo violento». Come a dire che per il governo nigeriano, l’appoggio tattico di Washington rappresenta un polmone d’ossigeno necessario per arginare una minaccia che l’esercito locale fatica a contenere da solo.

La replica del Pentagono

E da parte sua, il capo del Pentagono Pete Hegseth ha espresso in un post su X la sua gratitudine «per il sostegno e la collaborazione del governo nigeriano». Quest’anno gli Stati Uniti hanno reinserito la Nigeria nell’elenco dei Paesi «oggetto di particolare preoccupazione» per quanto riguarda la libertà religiosa. E hanno limitato il rilascio di visti ai cittadini nigeriani. E ancora. Il mese scorso Trump ha anche minacciato di interrompere tutti gli aiuti ad Abuja se «continuerà a permettere l’uccisione dei cristiani».

Il calvario dei cristiani in Nigeria

Da anni la Nigeria è teatro di un conflitto civile strisciante e sanguinario. Nel nord-ovest e nel nord-est del Paese, sigle terroristiche come Boko Haram e, più recentemente, la fazione dello Stato Islamico (ISWAP), hanno intensificato gli attacchi contro villaggi a maggioranza cristiana. I precedenti parlano di rapimenti di massa, chiese bruciate e uccisioni brutali che hanno l’obiettivo dichiarato di destabilizzare la regione e imporre un califfato radicale. In questo clima di insicurezza, la pressione internazionale sulla presidenza nigeriana per una risposta più efficace è cresciuta esponenzialmente. Fino all’apice dell’attacco americano odierno.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Lorenza Mariani - 26 Dicembre 2025