L'arma micidiale
Mosca schiera i “super missili” Oreshnik in Bielorussia durante i negoziati: pericoli per l’Ucraina e l’Europa
La Russia ha schierato i “super missili” in Bielorussia e impaurito anche l’Europa. Da oggi, i missili Oreshnik sono “in servizio di combattimento”, come ha spiegato il ministero della Difesa bielorusso, confermando il compimento di tutte le azioni preliminari. «Dopo che il sistema missilistico è stato preparato per il suo dispiegamento designato. E dopo che la sua ispezione da parte di un gruppo congiunto completo è stata effettuata, un battaglione di lanciamissili Oreshnik ha iniziato a svolgere i compiti del suo servizio di combattimento nelle aree designate sul territorio del nostro Paese», hanno svelato i vertici militari dell’alleato numero 1 di Mosca.
La Russia ha schierato i super missili Oreshnik in Bielorussia, intimorendo anche l’Europa
Secondo Mosca, gli Oreshnik hanno un tiro fino a 5500 km e possono raggiungere velocità fino a Mach 10 senza essere intercettato. Insomma, si tratta di missili che possono essere armati con testate convenzionali o nucleari. Tra l’altro, le caratteristiche dei razzi rappresentano una minaccia non solo per l’Ucraina, ma anche per buona parte dell’Europa. Nei fatti, con l’attivazione dei sistemi missilistici in Bielorussia, l’Europa Occidentale è ancora meno distante dalle basi di lancio.
Un rischio di escalation
Ma, soprattutto, l’annuncio sugli Oreshnik è arrivato in un momento cruciale dei negoziati, che dovrebbero porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Mosca, nelle ultime ore, ha accusato Kiev di aver attaccato una delle residenze del presidente Vladimir Putin con 91 droni. Dunque, l’entrata in scena della nuova arma rappresenta un altro elemento con cui potrebbe alzarsi ulteriormente la tensione. Mosca ha usato per la prima volta il missile nel novembre 2024, impiegandolo per colpire la regione di Dnipro.