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Meloni sente Zelensky: “Sostegno al piano di pace degli Usa, invieremo nuove forniture energetiche a Kiev”

Il conflitto in Ucraina

Meloni sente Zelensky: “Sostegno al piano di pace degli Usa, invieremo nuove forniture energetiche a Kiev”

Esteri - di Monica Pucci - 7 Dicembre 2025 alle 20:19

La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “in vista di una serie di visite di lavoro che quest’ultimo compirà in questi giorni a Londra, Bruxelles e Roma, nell’ambito dei suoi contatti sul processo di pace in Ucraina con i principali leader europei”, fa sapere in una nota Palazzo Chigi. Nel corso del colloquio, Meloni “ha inoltre nuovamente espresso sostegno al processo negoziale in corso e all’impegno degli Stati Uniti per individuare un percorso che possa condurre a una pace giusta e duratura”.

“Funzionale a tale percorso – aggiungono – è la reiterata disponibilità dell’Ucraina a sedere in buona fede al tavolo negoziale. È stato pertanto nuovamente ribadito l’auspicio che da parte russa si manifesti analoga apertura”.

Meloni rinnova il sostegno dell’Italia all’Ucraina di Zelensky

Nel corso della telefonata tra la presidente del Consiglio e il presidente ucraino, continua Palazzo Chigi, la premier “ha innanzitutto voluto rinnovare la solidarietà italiana a seguito di una nuova serie di attacchi indiscriminati russi contro obiettivi civili ucraini e ha annunciato al presidente Zelensky l’invio di forniture di emergenza a sostegno delle infrastrutture energetiche e della popolazione. I generatori forniti da aziende italiane verranno inviati in Ucraina già nelle prossime settimane”.

Il figlio di Trump annuncia una possibile rinuncia di Donald sulle trattative

Donald Trump potrebbe abbandonare il processo di pace in Ucraina. Ad affermarlo in un intervento al Doha Forum è stato il figlio maggiore del presidente americano, Donald Trump Jr., sostenendo che la questione non è una priorità per gli americani. “Penso di sì – ha detto, rispondendo a chi gli chiedeva se lo ritenesse possibile – ciò che è buono e unico in mio padre è che non si sa mai cosa farà. È imprevedibile”.

Tracciando un parallelo con l’attuale “guerra” di Trump contro i cartelli della droga, Trump Jr. ha descritto le gang che introducono droghe illegali in America come un “pericolo chiaro e effettivo molto più grande per gli Stati Uniti di qualsiasi cosa in Ucraina o in Russia”. Donald Trump Jr. ha detto poi di non credere che l’Ucraina verrebbe “abbandonata”, ma, ha aggiunto, “il pubblico americano non ha voglia” di guerre infinite e di ulteriori finanziamenti per gli sforzi militari dell’Ucraina. Per il figlio del presidente americano, l’Ucraina è “un paese molto più corrotto della Russia”, e Zelensky “uno dei più grandi esperti di marketing di tutti i tempi”. L’approccio adottato dal padre è quello del ‘buon senso’, ha affermato.

Non sono mancate critiche all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas: le sanzioni europee non stanno funzionando, ha detto e il piano europeo equivale a dire: “Aspetteremo che la Russia vada in bancarotta: questo non è un piano”, ha concluso.

Kellogg: “Accordo davvero vicino”

Nel frattempo Keith Kellogg, inviato per l’Ucraina di Donald Trump, ha spiegato che sarebbe “davvero vicino” un accordo per porre fine al conflitto innescato dall’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina avviata nel febbraio di tre anni fa. Secondo Kellogg si tratta di risolvere la questione del futuro del Donbass e della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in mano alle forze russe dal marzo 2022. “Se sei un militare – ha detto durante il Reagan National Defense Forum – sai che gli ultimi dieci metri per arrivare all’obiettivo sono sempre i più difficili. E’ lì che si concentrano gli attriti. Credo siamo negli ultimi dieci metri”.

“Penso tutto si riduca a un paio di questioni”, ha affermato, citando il Donbass e Zaporizhzhiae aggiungendo che “se si risolveranno questi due punti, il resto si risolverà abbastanza bene”. E ha insistito nel ritenere che un accordo sia “molto vicino”.

Per Kellogg, il conflitto in Ucraina “è senza precedenti” dalla Seconda Guerra Mondiale e “Russia e Ucraina, insieme, contano più di due milioni” di perdite. Ha parlato di “bilanci orribili”, in assenza, da mesi, di dati confermati da Kiev e Mosca, e ribadito che “è necessario porre fine al conflitto”.

Nuovi attacchi in Ucraina

Intanto si registrano nuovi attacchi russi contro l’Ucraina. Kiev accusa la Russia di aver lanciato nella notte “cinque missili balistici e 241 droni” contro il territorio ucraino. Secondo quanto reso noto dall’Aeronautica militare ucraina e riportato dai media locali, sono stati abbattuti 175 droni e quattro missili, due Kinzhal (Kh-47M2) e altrettanti Iskander (Iskander-M/Kn-23). Non ci sono per ora notizie di danni o vittime.

La città di Kremenchuk, nella regione di Poltava, è finita nel mirino di un “attacco massiccio” che ha lasciato alcune aree senza acqua, energia elettrica e riscaldamento. Lo riferisce Ukrinform sulla base di quanto segnalato dal sindaco della città, Vladislav Maletsky. “Un altro massiccio attacco combinato contro le infrastrutture di Kremenchuk – ha denunciato – Attualmente in alcune zone della città si verificano interruzioni di energia elettrica, flusso idrico e riscaldamento”.

Secondo The Kyiv Independent a Kremenchuk le prime esplosioni sono state udite alle prime ore di oggi e contro la città sarebbero stati lanciati droni e missili Kinzhal. Non ci sono per ora notizie di vittime né è chiara l’entità dei danni denunciati dal sindaco. Maletsky ha chiesto agli abitanti di rimanere al sicuro e di non condividere foto e video.

Prima dell’inizio del conflitto, con l’avvio dell’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio del 2022, a Kremenchuk vivevano circa 215.000 persone. La città si trova a circa 250 chilometri a sudest della capitale Kiev.

Kiev denuncia: “Per attacchi russi blackout fino a 16 ore al giorno”

Potrebbero volerci “settimane” per i lavori di ripristino della rete elettrica ucraina dopo l’attacco russo nella notte del 6 dicembre. Lo ha detto Vitalii Zaychenko, a capo di Ukrenergo, il gestore della rete, come riporta stamani Ukrinform. “Purtroppo nella maggior parte delle regioni le interruzioni di energia elettrica non vanno più avanti per otto ore, ma probabilmente fino a 12, 16 ore (al giorno)”, ha detto.

“Oggi avremmo dovuto avere interruzioni di corrente di 4-8 ore, ma a causa degli attacchi alla rete elettrica, la durata dei blackout aumenta”, ha aggiunto, parlando di una situazione “piuttosto difficile”.

Russia rivendica controllo di altre due località

La Russia dal canto suo afferma che i suoi sistemi di difesa aerea hanno intercettato e abbattuto nelle ultime ore 77 droni ucraini. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, come riportano i media russi, solo nella regione di Saratov sono stati abbattuti 42 droni.

La Russia rivendica inoltre il controllo di altre due località ucraine nel Donetsk e nella regione di Kharkiv. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, riportano i media russi, le forze russe hanno preso il controllo della località di Kucherivka, nella regione di Kharkiv, e del villaggio di Rivne, nel Donetsk.

 

(Red-Est/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

 

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