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Meloni conservatori Thatcher

Tradizione e futuro

Meloni premiata con il Margaret Thatcher Awards: «Essere conservatori significa difendere ciò che si ama» (video)

La cerimonia si è svolta durante la "Notte del Conservatorismo europeo", promossa dalla Fondazione New Direction, per promuovere i valori che ispirano i conservatori e tributare un riconoscimento alle personalità che li incarnano nel loro impegno politico e sociale

I Video del Secolo - di Alice Carrazza - 12 Dicembre 2025 alle 08:56

«Essere conservatori significa difendere ciò che si ama, difendere ciò che ti rende ciò che sei». Con queste parole Giorgia Meloni ha aperto il suo intervento all’Acquario Romano, durante la Notte del Conservatorismo Europeo, una serata dedicata ai Margaret Thatcher Awards nel centenario della nascita dell’ex Primo Ministro britannico.

L’eredità di Margaret Thatcher: il futuro dei conservatori

La manifestazione, promossa da New Direction, ha celebrato l’impatto della tradizione politica di Thatcher in Europa e fuori dai confini europei. I premi sono stati assegnati a figure provenienti da settori diversi, accomunate da un approccio orientato alla responsabilità individuale e alla tutela della libertà. Tra i premiati figurano Svjatlana Cichanoŭskaja, leader dell’opposizione bielorussa in esilio, Michael Gove, già ministro e figura centrale del conservatorismo britannico, Jack Nicklaus, leggenda del golf mondiale, Neal Harmon, CEO e cofondatore di Angel Studios, Neal McDonough, attore statunitense di fama mondiale e la stessa Meloni.

Scruton come bussola e l’identità come armatura

Il presidente del Consiglio ha definito il riconoscimento ricevuto come un impegno più che un traguardo, spiegando di considerarsi «un soldato di un’idea». Ha richiamato il pensiero di Roger Scruton, citando la sua definizione del conservatorismo come
l’attitudine a «trattenere ciò che amiamo  per proteggerlo dal degrado e dalla violenza, per costruire intorno ad esso le nostre vite».

Da questo riferimento è partita una lettura del contesto attuale, descrivendo una società in cui difendere ciò che si è è diventato, nelle sue parole, quasi «qualcosa di rivoluzionario». Secondo Meloni, solo «le identità forti non temono le altre» e consentono un confronto aperto e privo di timori, perché fondano sicurezza e capacità di rispetto reciproco.

Meloni: «Il conservatorismo è l’antidoto»

Meloni ha poi legato il ruolo del conservatorismo alla necessità di mantenere una relazione costante con la propria storia, non in chiave nostalgica, ma come strumento per interpretare il futuro con maggiore lucidità. «Il conservatorismo è l’antidoto a una civiltà che non crede più in se stessa, una civiltà che demolisce le cose belle e preziose».

Una posizione che, nelle sue parole, rappresenta un compito politico: non fare ciò che è più semplice, ma ciò che «è giusto» e coerente con le proprie radici.

«Questo è il lavoro che stiamo cercando di fare: non vogliamo soltanto guardare alle nostre spalle, ma vogliamo anche andare avanti. Perché è proprio quando impari le lezioni del passato che puoi slanciarti verso il futuro. Questo è il lavoro che ogni conservatore compie. Ed è per questo che voglio ringraziarvi per combattere da una parte nella quale sappiamo che non è facile combattere. Ma noi non facciamo ciò che facciamo perché è più facile; lo facciamo perché è giusto, perché sappiamo qual è il lato giusto della storia», ha concluso la premier.

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di Alice Carrazza - 12 Dicembre 2025