CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Meloni ad Atreju (segui la diretta streaming): “La pace non si fa con le canzoni di John Lennon. Con gli Usa leali ma non subalterni”

Il discorso della premier

Meloni ad Atreju (segui la diretta streaming): “La pace non si fa con le canzoni di John Lennon. Con gli Usa leali ma non subalterni”

I Video del Secolo - di Redazione - 14 Dicembre 2025 alle 12:30

Ultimo giorno della kermesse di Atreju. A chiudere l’edizione “più lunga di sempre”, durata ben nove giorni, è come da tradizione Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha esordito con una dedica alla platea di Atreju:  “Siete la risposta più bella e limpida a chi ancora ci racconta che gli ideali non contano e la politica è solo un gioco di palazzo, che gli italiani sono stupidi e non può cambiare niente. Luoghi comuni che questo evento smonta uno a uno, che il nostro cammino ha smontato uno a uno”.

“C’è chi ha scritto che Atreju è un’ammucchiata. Non dirò che siamo alla solita puzza sotto il naso di una sinistra rabbiosa che non riesce a mettere insieme nulla di paragonabile e tenta di minimizzare la portata con pregiudizi dozzinali. Le ammucchiate sono quelle che la sinistra ha fatto per anni in Parlamento e tenta di replicare pur di gestire il potere. Qui ascoltiamo con riguardo le persone che non condividiamo anche per confermare a noi stessi e al mondo che non ci ammucchieremo mai con loro”.  

“Voglio ringraziare – ha detto la premier citando i leader dell’opposizione – Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Riccardo Maggi, Luigi Marattin. E voglio ringraziare anche Elly Schlein, che con il suo ‘Nannimorettiano’ mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente, ha comunque fatto parlare di noi. La cosa divertente è che il presunto ‘campo largo’ l’abbiamo riunito noi ad Atreju e l’unica che non si è presentata è quella che dovrebbe federarli. Contenti loro”.

Meloni ha ricordato alla platea l’offerta ai leader di Pd e M5s:  “Ho proposto un confronto due contro uno e mi hanno detto di no, non perché non volevano confrontarsi con me ma non volevano confrontarsi tra loro e vogliono governare la nazione insieme. Come? Con le lettere degli avvocati?”.  E ancora, lanciando strali alla sinistra: “Non accettiamo lezioni da chi fa il comunista con il ceto medio e il turbo-capitalista con i centri di potere”.

Non manca invece “un grazie sincero e profondo ai nostri alleati del centrodestra, l’Italia può contare su un’alleanza che non nasce per ‘ravanare’ qualche poltrona, ma per mettere al servizio della nazione una visione condivisa, fondata sulla libertà, sulla responsabilità, sull’amore. Noi non siamo un incidente della storia, noi non siamo un accordo di convenienza, noi non siamo una somma di disperazioni come accade ad altri, noi siamo una comunità di destino costruita mattone su mattone in 30 anni di battaglie comuni”.

“Dalle nostre parti è diverso, alle nostre parti si discute per ragionare insieme, e per trovare una sintesi che abbiamo sempre trovato, perché c’è una differenza di fondo che fingono di non vedere. Noi siamo alleati, e siamo amici, noi ci capiamo l’un l’altro”, ha aggiunto la premier sottolineando che “voglio dire ancora una volta che sono orgogliosa dei miei alleati, di quello che stanno facendo insieme, ancora di più sono convinta che continueremo a farlo con la stessa unità, con la stessa determinazione, con la stessa forza per molto tempo ancora”.

“Gli italiani investono in titoli di stato italiani perché si fidano. Le agenzie di rating rivedono al rialzo perché si fidano. Lo spread che scende vuol dire tassi di interesse che scendono e miliardi di euro che possiamo investire nei bisogni degli italiani”. “Noi – ha aggiunto la premier – vogliamo lasciare ai nostri figli un’Italia credibile, certamente per gli investimenti e per i mercati internazionali ma soprattutto per i mercati rionali, ovvero per gli italiani”. E ancora: “Non ci sediamo sugli allori, siamo solo all’inizio. L’unico giudizio che conta è quello del popolo italiano però essere considerati credibili è una condizione” importante.

Le frasi di Trump? Buongiorno Europa

“Da qualche giorno ci sono valutazioni molto allarmate perché Donald Trump ha detto in maniera più decisa dei precedenti presidenti americani che gli Stati Uniti intendono disimpegnarsi dal Vecchio Continente, che quindi gli europei devono organizzarsi per essere in grado di difendersi da soli. Che dire? Buongiorno Europa, buongiorno”.

“Per ottant’anni abbiamo appaltato la nostra sicurezza agli Stati Uniti d’America pensando che questo giorno non sarebbe arrivato ma soprattutto fingendo che fosse gratis – ha aggiunto -. Solo che non lo era. C’era un prezzo da pagare e si chiama condizionamento. L’ho detto mille volte, la libertà ha un prezzo. E noi che al contrario di altri non abbiamo mai amato le ingerenze straniere, da qualsiasi parte quelle ingerenze arrivino, abbiamo sempre preferito una costosa libertà a una costosissima ma apparentemente comoda servitù”.

“Italia leale con gli Usa, ma non subalterna a nessuno”

“Per questo abbiamo parlato in tempi non sospetti della necessità di rafforzare la nostra capacità di difesa e sicurezza, per questo abbiamo rivendicato quando nessuno lo faceva la necessità di creare finalmente una colonna europea della Nato di pari forza e dignità rispetto a quella americana, in grado di parlare a pieno titolo con tutte le potenze del mondo come si conviene a una gloriosa civiltà come quella europea. Che significa anche rafforzare il nostro legame con gli Stati Uniti ma in un dialogo tra pari e non in condizioni di subalternità”, ha detto la premier. “Continueremo a essere al fianco del popolo ucraino per arrivare alla pace. La pace non si costruisce con le canzoni di John Lennon ma con la deterrenza”. 

Cucina italiana 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 14 Dicembre 2025