Hollywood sotto choc
Il regista di “Harry ti presento Sally” Rob Reiner e la moglie trovati morti in casa. Sospetti sul figlio
La famiglia: «È con profondo dolore che annunciamo la tragica scomparsa di Michele e Rob Reiner. Siamo distrutti da questa perdita improvvisa e chiediamo rispetto e privacy in questo momento estremamente difficile»
La villa di Brentwood, quartiere residenziale tra i più riservati di Los Angeles, si è trasformata in una scena del crimine. Domenica 14 dicembre Rob Reiner, 78 anni, regista e produttore che ha segnato oltre quattro decenni di cinema americano, è stato trovato morto insieme alla moglie Michele Singer, 70 anni. I corpi, secondo quanto riferito dai media statunitensi, presentavano ferite compatibili con l’uso di un coltello. La polizia indaga per duplice omicidio.
L’omicidio dei Reiner
L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, quando una persona non identificata ha contattato i soccorsi. I primi a intervenire sono stati i vigili del fuoco di Los Angeles, seguiti dagli agenti di polizia. La divisione omicidi ha avviato immediatamente gli accertamenti. All’interno dell’abitazione, fanno sapere gli inquirenti, non sono stati riscontrati segni di effrazione.
La pista familiare
Tuttavia, secondo indiscrezioni diffuse dai media Usa, il principale sospetto sarebbe il figlio Nick Reiner, 32 anni. Una pista che, se confermata, riporta alla memoria pagine oscure della cronaca americana, segnate da tragedie maturate all’interno delle mura domestiche delle star. Il più eclatante? Il caso dei fratelli Menendez. Al momento, però, non risultano conferme ufficiali né arresti.
La famiglia ha affidato a un portavoce una breve dichiarazione, chiedendo riserbo: «È con profondo dolore che annunciamo la tragica scomparsa di Michele e Rob Reiner. Siamo distrutti da questa perdita improvvisa e chiediamo rispetto e privacy in questo momento estremamente difficile».
Una carriera che ha attraversato Hollywood
La morte di Rob Reiner segna la fine di un capito di storia dell’intrattenimento statunitense. Regista, attore, produttore e sceneggiatore, è stato uno dei pochi autori capaci di attraversare generi lontanissimi senza perdere riconoscibilità. Nato a New York il 6 marzo 1947 e cresciuto nel Bronx, proveniva da una famiglia immersa nello spettacolo: il padre Carl Reiner, colonna della comicità televisiva americana e vincitore di undici Emmy, e la madre Estelle Reiner, attrice e designer.
Dopo gli studi e le prime apparizioni sul piccolo schermo, la notorietà arriva nel 1971 con il ruolo di Michael “Meathead” Stivic nella sitcom Arcibaldo. Quel personaggio, liberal e idealista, diventa il contraltare dell’America conservatrice incarnata da Archie Bunker. Una serie che rompe gli argini, affronta temi allora considerati tabù e consegna a Reiner due Emmy.
Dietro la macchina da presa
Il passaggio alla regia è rapido e definitivo. L’esordio con This Is Spinal Tap apre una stagione di film destinati a diventare riferimento: Stand by Me – Ricordo di un’estate, La storia fantastica, Harry, ti presento Sally…, che riscrive la commedia romantica moderna, Misery non deve morire, con l’Oscar a Kathy Bates, e Codice d’onore, tra i drammi giudiziari più incisivi degli anni Novanta.
Nel 1987 fonda la Castle Rock Entertainment, destinata a lasciare un’impronta profonda a Hollywood. Sotto quell’etichetta nascono titoli come Le ali della libertà, Il miglio verde, City Slickers e serie che cambiano la televisione, come Seinfeld. Venduta nel 1993 a Ted Turner, la società viene rilanciata da Reiner nel 2020. Tra gli ultimi progetti figura Spinal Tap II: The End Continues.
Impegno pubblico e vita privata
Accanto al lavoro creativo, Reiner ha mantenuto l’impegno nel sociale, dal fronte dei diritti civili a quello del matrimonio egualitario. Nel 1999 gli è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame, dopo quella assegnata al padre decenni prima.
Michele Singer, fotografa, era diventata sua moglie nel 1989, dopo essersi conosciuti sul set di Harry, ti presento Sally…. Negli ultimi anni lo affiancava anche nella gestione della Castle Rock. La coppia aveva tre figli.