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Linea rovente tra Washington e Mosca: nuova telefonata tra Trump e Putin. Pace più vicina, anzi no

La guerra dei droni

Linea rovente tra Washington e Mosca: nuova telefonata tra Trump e Putin. Pace più vicina, anzi no

Esteri - di Luigi Albano - 29 Dicembre 2025 alle 18:21

All’indomani del vertice di Mar-a-Lago con il presidente ucraino Zelenksy, Donald Trump ha avuto una nuova telefonata il presidente russo Vladimir Putin riguardo alla guerra in Ucraina. “È stata una telefonata positiva con il presidente Putin riguardo all’Ucraina,” ha detto alla Cnn la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.

Pace più vicina, anzi no: il tiramolla tra Mosca e Kiev

La telefonata fa seguito ai colloqui di domenica tra il presidente americano e quello ucraino. Dopo tre ore di colloqui, nessuno dei due presidenti ha annunciato la svolta decisiva, ma i passi avanti sono stati registrati da entrambi le parti. Gli Stati Uniti offrono garanzie di sicurezza all’Ucraina per 15 anni, ha detto Volodymyr Zelensky.  Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che un accordo su questo punto è “vicino al 95%”, ma il leader ucraino ha poi dichiarato di voler garanzie fino a 50 anni.

Zelensky ha evidenziato le questioni più critiche, da quelle territoriali alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia, come ultime questioni irrisolte, eludendo il tema del futuro della contesa regione ucraina del Donbas.

La Russia aveva precedentemente rifiutato parti chiave del piano, ma un portavoce del Cremlino ha concordato lunedì con la valutazione di Trump secondo cui la “pace è più vicina”, ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass. Fino agli sviluppi delle ultime ore, con la Russia che accusa Kiev di aver lanciato nella notte un attacco con 91 droni contro la residenza statale del presidente Vladimir Putin nella regione di Novgorod. Un attacco che “avrà conseguenze”, fanno sapere da Mosca, annunciando una ritorsione.

Attacco con droni sulla residenza di Putin, Zelensky smentisce

Secondo il Cremlino, Putin ha riferito a Trump dell'”attacco terroristico” di Kiev con i droni sulla sua residenza di Novgorod. Il consigliere presidenziale russo, Yurij Ushakov ha aggiunto che il presidente degli Stati Uniti è rimasto “scioccato e indignato” per l’attacco ucraino alla residenza del leader russo. L’attacco con i droni alla residenza di Putin sarebbe avvenuto infatti «praticamente subito dopo» i colloqui di Mar-a-Lago.
Da parte sua, Zelensky ha respinto, definendole «altre bugie», la notizia dell’attacco su Novgorod. «La Russia ci riprova, usando dichiarazioni pericolose per minare tutti i risultati degli sforzi diplomatici condivisi con la squadra del Presidente Trump. Continuiamo a lavorare insieme per avvicinare la pace», ha scritto su X sottolineando che «l’Ucraina non adotta misure che possano minare la diplomazia. Questa presunta storia dell’attacco è una completa invenzione per giustificare ulteriori attacchi contro l’Ucraina, inclusa Kiev».

Il governo Meloni approva il decreto legge Ucraina

In queste stesse ore, a Roma, il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Ucraina, che prevede «disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore delle autorità governative dell’Ucraina, per il rinnovo dei permessi di soggiorno in possesso di cittadini ucraini, nonché per la sicurezza dei giornalisti freelance». Una misura annunciata da tempo, coerentemente con quanto già deciso dal governo Meloni affinché l’Ucraina arrivi a “una pace giusta e duratura”.

 

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