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Ramy carabinieri

Accusati di falso ideologico

Le indagini dei pm milanesi sul caso Ramy non finiscono mai: salgono a 7 i carabinieri indagati

Cronaca - di Redazione - 2 Dicembre 2025 alle 12:47

Emerge un nuovo filone nelle indagini della Procura di Milano sulla morte di Ramy Elgaml, caduto dallo scooter guidato da un suo amico dopo una fuga di 8 chilometri per le vie di Milano per sfuggire ai carabinieri. Una morte avvenuta il 24 novembre 2024, che ha scatenato le proteste delle banlieu milanesi.

E proprio i militari che inseguivano i due pregiudicati nordafricani sono diventati nel corso del tempo l’oggetto principale delle indagini dei pm della Procura di Milano. È scattata ora un’imputazione di falso per i quattro carabinieri che firmarono il verbale d’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, del 24 novembre 2024, a carico di Fares Bouzidi, che quella notte guidava lo scooter tallonato per otto chilometri da tre pattuglie di militari e in sella al quale c’era anche Ramy Elgaml, il 19enne morto dopo lo schianto nella fase finale dell’inseguimento all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, a Milano. La Procura di Milano si appresta, nei prossimi giorni, a definire i vari filoni dell’inchiesta, che al momento conta otto indagati in totale, tra cui Bouzidi, già condannato per resistenza e accusato di omicidio stradale, e sette carabinieri.

Due militari sono stati iscritti in queste ore – come anticipato nelle pagine milanesi de Il Giorno, la Repubblica e il Corriere della Sera – e, da quanto si è saputo ora, sono accusati di falso ideologico per il verbale d’arresto, assieme ai due che erano a bordo dell’ultima auto inseguitrice. In sostanza, secondo le accuse dei pm Giancarla Serafini e Marco Cirigliano della Procura diretta da Marcello Viola, i quattro (per il militare alla guida era già stata chiusa l’inchiesta per concorso in omicidio stradale con Bouzidi) avrebbero scritto il falso in quel verbale. Da tempo era emerso che gli inquirenti stavano vagliando profili di falso su quell’atto di arresto, anche perché non si faceva alcun cenno ad un urto tra l’ultima macchina e lo scooter, prima dello schianto verso il palo di un semaforo. Urto che risulta, invece, da tutte le relazioni, anche dei consulenti, agli atti. La Procura aveva già chiuso pure due tranche di indagini contestando a quattro carabinieri accuse, a vario titolo, di favoreggiamento e depistaggio in relazione alla cancellazione di video e file di alcuni testimoni. Altri due carabinieri indagati per il caso Ramy.

L’inseguimento di 8 chilometri da una parte all’altra della città

La notte del 24 novembre 2024 i carabinieri di Milano nel tunnel di viale Liberazione avevano allestito un posto di blocco, con tanto di laboratorio forense mobile, per accertare se gli autisti che passavano avessero bevuto o assunto droghe.

È proprio nel tunnel che sono sfrecciati contromano i due ragazzi sullo scooter, senza fermarsi. Con manovre azzardate sono arrivati dall’altro capo di Milano, a sud della città, sempre inseguiti dai carabinieri. Nel lungo rettilineo di via Ripamonti il 22enne ha perso il controllo della moto che salita sul marciapiedi si è schiantata contro un muretto, all’altezza di via Quaranta. Ramy Elgaml è stato sbalzato prima dell’impatto, morendo sul colpo.

Chi era Ramy Elgaml

Sia Ramy che Fares Bouzidi erano già noti alle autorità per precedenti penali, tra i quali – secondo Il Giorno – reati contro il patrimonio, come “furto, rapina e scippo”, possesso di droga (due denunce e un arresto tra 2022 e 2023 per Bouzidi) e ricettazione (una condanna a tre mesi in appello per Bouzidi). Inoltre, nel bauletto dello scooter sono stati rinvenuti, secondo le autorità, una collanina d’oro strappata, un coltello a serramanico, della droga e 2.000 euro in contanti. Entrambi i ragazzi erano disoccupati. Rany, secondo i familiari, faceva l’elettricista ma aveva perso il lavoro da un mese. In base alla ricostruzione dei carabinieri, i due giovani nordafricani stavano scappando perché poco prima avevano messo a segno una rapina.

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di Redazione - 2 Dicembre 2025