CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Assalto pro-Pal alla nave da crociera attraccata a Brindisi con turisti israeliani

Solito comitato d'accoglienza

L’agguato pro-Pal ai croceristi israeliani in porto a Brindisi finisce in farsa: i militanti insultano e cacciano, i turisti replicano a gestacci

Un gruppo di attivisti per Gaza ha tentato di intimidire i turisti in crociera provenienti da Haifa con slogan, accuse e offese, ma i passeggeri a bordo della nave da crociera, imperturbabili, hanno risposto per le rime

Cronaca - di Martino Della Costa - 7 Dicembre 2025 alle 12:48

L’ultimo fronte che infiamma i pro-Pal è quello del porto di Brindisi, teatro (suo malgrado) dell’ennesima testimonianza di un fanatismo ideologico pervicace, senza tetto né legge. L’assalto, coreografato con tanto di insulti e slogan virulenti – e bandiere palestinesi sventolate a man bassa a fare da scenografia militante – investe la nave da crociera Crown Iris, con numerosi turisti israeliani a bordo.

È lì, dove attracca la Crown Iris, con i croceristi in arrivo da Haifa, che un gruppo di manifestanti armati di vessilli pro-Pal e con le solite parole d’ordine a fior di labbra fa partire la protesta piratesca ai malcapitati a bordo che pensavano di scendere dall’imbarcazione e godersi un pasticciotto, e si sono ritrovati invece investiti dalla furia iconoclasta di facinorosi in servizio effettivo e permanente. Come è intuibile dedurre, ma come segnala opportunamente l’Adnkronos sulla vicenda, la manifestazione era organizzata dal comitato di Brindisi “contro il genocidio del popolo palestinese, contro il riarmo, per la pace” e dal Fronte della gioventù comunista.

Nave crociera in porto Brindisi con turisti israeliani: i pro-Pal all’assalto attivista

Un piccolo ma rumoroso gruppo di attivisti, composto da frange radicali, ha atteso l’arrivo dell’imbarcazione con megafoni. Striscioni. E slogan reiterati a loop finanche in inglese (tanto per essere certi che gli insulti arrivassero a destinazione. E venissero ben compresi), per scagliarsi contro cittadini inermi e in vacanza. Colpevoli solo di provenienza… “No al turismo israeliano di guerra in Puglia”, gridano forsennatamente gli attivisti diffondendo cartoline. Issando cartelloni, e cercando di far arrivare a viva voce la protesta ai malcapitati in procinto di scendere dalla nave da crociera della compagnia Mano Cruise. Costringendo le forze dell’ordine – Digos compresa – a schierare un drappello di uomini per evitare incontri ravvicinati tra villeggianti e manifestanti, croceristi accusati di essere protagonisti di un “turismo di guerra” appena approdato nella ridente Puglia.

Un ultimo vergognoso sfregio antisemita contro i turisti in arrivo da Haifa

Turisti che, va detto, hanno risposto a insulti e fogli di via recitati oralmente dai manifestanti con gesti “plastici” e repliche piccate. E così, alla fine della fiera, e delle solite incursioni mosse da odio ideologico e irruenza attivista. Tra scambio di insulti. Offese e gestacci, che hanno animato un siparietto da botta e risposta andato avanti per un po’ da ambo le parti, è scattato il via libera del servizio d’ordine a giri turistici, tra chicche gastronomiche e trulli. E sullo sfondo della bella Puglia e dei suoi porti, simboli di accoglienza – e attracco logistico deputato agli sbarchi di migranti (l’ultimo solo 24 ore fa a Bari, dove sono scesi 120 passeggeri in arrivo con la Life Support) – si chiude un ennesimo tentativo di dare sfogo a furia iconoclasta e rabbia spicciola, da dispensare in pillole. Sempre e comunque…

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Martino Della Costa - 7 Dicembre 2025