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“La Nato valuta attacchi preventivi contro la Russia”: l’ammiraglio Cavo Dragone delinea un nuovo scenario

Guerra informatica

“La Nato valuta attacchi preventivi contro la Russia”: l’ammiraglio Cavo Dragone delinea un nuovo scenario

Esteri - di Luigi Albano - 1 Dicembre 2025 alle 12:53

Non con i missili o i carri armati, ma con le tastiere del computer: la Nato sta valutando di essere “più aggressiva” nella risposta agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo della Russia. Lo ha detto l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica in un’intervista esclusiva al Financial Times. “Stiamo studiando tutto – ha dichiarato – sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando”. Dragone ha detto che un “attacco preventivo” potrebbe essere considerato “un’azione difensiva”, ma ha avvertito: “È più lontano dal nostro normale modo di pensare”.

La Nato prepara la sua guerra informatica alla Russia

“Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte – ha aggiunto – potrebbe essere un’opzione. [Le questioni sono] il quadro giuridico, il quadro giurisdizionale, chi lo farà?”. Cavo Dragone ha ammesso che la Nato e i suoi membri avevano “molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali. È un problema. Non voglio dire che sia una posizione perdente, ma è una posizione più difficile di quella della nostra controparte”.

Alcuni diplomatici, in particolare quelli dei paesi dell’Europa orientale, hanno esortato la Nato a smettere di limitarsi a reagire e a contrattaccare. Una risposta di questo tipo sarebbe più facile nel caso degli attacchi informatici, dove molti paesi dispongono di capacità offensive, ma sarebbe meno facile nel caso di sabotaggi o intrusioni con droni. Cavo Dragone ha affermato che un “attacco preventivo” potrebbe essere considerato “un’azione difensiva”, ma ha aggiunto: “È più lontano dal nostro modo normale di pensare e di comportarci”. Secondo Cavo Dragone, la Nato è riuscita a scoraggiare l’aggressione russa con la sua missione Baltic Sentry. “Dall’inizio di Baltic Sentry, non è successo nulla. Quindi – ha osservato – significa che questa deterrenza sta funzionando”.

Lo scenario tracciato dall’ammiraglio Cavo Dragone arriva in un clima di crescente tensione. Nei giorni scorsi, l’ambasciatore russo in Belgio, Denis Gonchar, aveva dichiarato che la Nato sta “intimidendo la sua popolazione con presunti piani inesistenti del Cremlino” per giustificare una crescente militarizzazione. Gonchar ha accusato l’Alleanza di prepararsi a una “guerra su larga scala” contro la Russia. Una fase delicata per la sicurezza europea.

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di Luigi Albano - 1 Dicembre 2025