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La miopia nei bambini è in aumento, sarà un’emergenza nei prossimi decenni: le cause e come prevenirla

Campagna di prevenzione

La miopia nei bambini è in aumento, sarà un’emergenza nei prossimi decenni: le cause e come prevenirla

Cronaca - di Redazione - 1 Dicembre 2025 alle 13:17

Richiamare l’attenzione sulla crescente emergenza rappresentata dalla miopia nei bambini. E promuovere un approccio coordinato e strategico per la definizione di interventi nazionali condivisi su una condizione cha ha impatti clinici ed economici rilevanti. E’ l’obiettivo dell’evento ‘Miopia pediatrica: sfide attuali e opportunità future’, che ha riunito nei giorni scorsi a Roma rappresentanti delle istituzioni, società scientifiche, clinici, pediatri, farmacisti e stakeholder del settore sanitario. Nel corso dell’incontro è stato presentato il White Paper sulla miopia pediatrica, frutto del lavoro dei massimi esperti clinici e accademici sul tema.

L’evento è stato promosso da Edra Spa e realizzato con il contributo non condizionante di Santen. Ne è emersa la necessità di un intervento urgente e coordinato a livello nazionale per affrontare la miopia pediatrica: attraverso programmi strutturati di screening, percorsi diagnostico-terapeutici uniformi; maggiore formazione dei pediatri, campagne educative rivolte a famiglie e scuole. E un più facile accesso a terapie efficaci, informano gli organizzatori in una nota. A tale proposito – informa il sito Adnkronos Salute-  la recente autorizzazione europea dell’atropina 0,01% apre una nuova fase nella gestione clinica della miopia nei bambini; offrendo nuove opportunità per la tutela della vista delle future generazioni.

La miopia nei bambini è un’emergenza

Durante i lavori è stato evidenziato come la miopia rappresenti una delle principali emergenze visive dei prossimi decenni. Le stime indicano che entro il 2050 il 50% della popolazione mondiale (circa 5 miliardi di persone) sarà miope, con un’incidenza simile in Europa. In Italia il fenomeno riguarda oggi circa il 25% della popolazione, pari a 15 milioni di persone: di cui 1-2 milioni bambini tra 6 e 16 anni. Secondo gli esperti, ogni aumento di 1 diottria incrementa sensibilmente il rischio di gravi patologie oculari che possono compromettere in modo irreversibile la vista quali: maculopatia miopica (+58%), distacco di retina (+30%); cataratta (+20%) e glaucoma (+20%).

Anche forme lievi o moderate comportano un rischio significativamente più elevato di insorgenza di complicanze oculari rispetto alla popolazione non miope. E’ stato inoltre ricordato il peso economico crescente della miopia: nel 2019 i costi globali diretti collegati hanno raggiunto 358,7 miliardi di dollari, con proiezioni fino a 870 miliardi nel 2050, mentre la perdita di produttività associata alla visione non corretta è stimata in 244 miliardi di dollari.

Le cause della miopia pediatrica crescente

Nel corso dell’evento è stato approfondito il ruolo dei fattori genetici, ambientali e comportamentali;  come la ridotta esposizione alla luce naturale, l’eccessivo utilizzo di dispositivi digitali e la sedentarietà. Tra le strategie di prevenzione da applicare è stato sottolineato come anche 1 sola ora settimanale aggiuntiva trascorsa all’aperto riduca del 2% il rischio di sviluppare miopia. Gli esperti hanno rimarcato poi la frammentarietà dell’attuale presa in carico della miopia pediatrica: assenza di programmi di screening scolastico; formazione eterogenea dei pediatri, percorsi diagnostico-terapeutici non standardizzati; e scarsa consapevolezza da parte delle famiglie. E’ stata sottolineata la necessità di definire linee guida nazionali, un registro dedicato e modelli organizzativi più strutturati.

Le terapie disponibili

Ampio spazio è stato dedicato alle opzioni terapeutiche disponibili – prosegue la nota -: con particolare attenzione all’atropina a basso dosaggio (0,01%), in grado di ridurre la progressione della miopia fino al 50% nei bambini. In Italia fino ad oggi tale opzione è stata disponibile unicamente come formulazione galenica off label. Recentemente, però, la Commissione europea ha autorizzato l’immissione in commercio del primo collirio a base di atropina 0,01 mg/ml indicato per rallentare la progressione della miopia pediatrica, segnando un importante cambio di paradigma nella gestione clinica.

FdI: “Costruire una campagna di prevenzione”

“Oggi abbiamo sia terapie farmacologiche, come l’atropina a basso dosaggio; sia soluzioni ottiche che, se rese accessibili su larga scala, potrebbero ridurre significativamente la progressione della miopia- Lo ha  affermato Francesco Bandello, presidente Apmo (Associaizone pazienti malattie oculari), professore ordinario di Oftalmologia e direttore Uo Oculistica Irccs San Raffaele di Milano. “Ma per poter sfruttare appieno queste opportunità è necessario un approccio sistemico: servono screening obbligatori; percorsi standardizzati e un’informazione capillare rivolta a famiglie, scuole, pediatri e decisori pubblici”. Ha aggiunto l’onorevole Matteo Rosso, deputato di Fratelli d’Italia: “Dobbiamo costruire una campagna di prevenzione solida e lavorare assieme alle istituzioni regionali per ripristinare attività fondamentali come le visite nelle scuole”.

La sanità ligure, un’eccellenza

L’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Massimo Nicolò, ha ricordato che “in Liguria, e in particolare a Genova, disponiamo di un’eccellenza unica in Italia: un dipartimento dedicato all’individuazione dei fattori di rischio ambientali e comportamentali. E’ un modello operativo che continueremo a sviluppare e che può rivelarsi determinante anche nel rischio di insorgenza e nella progressione della miopia nei bambini”. Come ha precisato Rino Agostiniani, presidente Sip (Società italiana di pediatria), “nei bilanci di salute in alcune regioni esiste già una valutazione della capacità visiva. Ma è essenziale che questa venga implementata ovunque”.

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