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In Ue vince la linea italiana. Piantedosi: presto torneranno attivi tutti i centri in Albania, le ideologie non servono

Immigrazione

In Ue vince la linea italiana. Piantedosi: presto torneranno attivi tutti i centri in Albania, le ideologie non servono

Politica - di Sara De Vico - 10 Dicembre 2025 alle 08:48

«Un migliore controllo delle frontiere, una più concreta solidarietà tra i Paesi nel sostenere il peso migratorio. La deterrenza degli hub per i rimpatri in aree extra Ue, criteri per il riconoscimento dell’asilo più aderenti alla nobiltà originaria dell’istituto, rimpatri più veloci in paesi ritenuti sicuri: sono i capisaldi della linea italiana che ora è stata sposata in pieno a livello europeo”. È grande la soddisfazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per il cambio di passo dell’Europa sul contrasto all’immigrazione clandestina. Un nuovo approccio frutto del lavoro del governo Meloni a Bruxelles.

Piantedosi: oggi possiamo ripartire tenendo insieme accoglienza e sicurezza

“Si pensi agli anni delle dispendiose missioni navali che, di fatto, incoraggiavano le partenze illegali”, dice in una lunga intervista al Messaggero. “Eravamo inermi e inerti rispetto ai flussi irregolari. Ora con le nuove regole, che stiamo contribuendo in maniera determinante a riscrivere, possiamo affrontare un tema così complesso tenendo insieme gli obblighi umanitari di accoglienza con le altrettanto importanti esigenze di sicurezza”. Il sì europeo al nuovo pacchetto riapre la strada ai centri in Albania frutto dell’accordo Roma-Tirana.  “La struttura in Albania è tuttora in funzione”, sottolinea il titolare del Viminale.

“Riapriremo al più presto tutti i centri in Albania

“Ma, per alcuni pronunciamenti giudiziari, è attualmente solo parzialmente utilizzata soltanto come Centro per i migranti da rimpatriare. Adesso confidiamo al più presto di poter utilizzare la restante parte dei centri anche e soprattutto per le innovative procedure accelerate di frontiera, il punto di forza e la vera novità tra le misure di contrasto all’immigrazione irregolare. Con queste procedure, infatti, avremo decisioni più rapide su chi può entrare in Europa e chi va rimpatriato subito. Evitando che il soggetto entri da noi e magari se ne perdano le tracce. È stato questo il punto nodale della difficoltà di gestione del fenomeno migratorio e non solo in Italia e in Europa. Aspettiamo la definitiva approvazione dei regolamenti europei per avere entro l’estate il centro di nuovo pienamente operativo”.

“Contrastare l’utilizzo dei centri è solo un pregiudizio ideologico”

Piantedosi dedica anche un passaggio garbato alle opposizioni che hanno festeggiato al no dei giudici e attaccato frontalmente i centri in Albania. “Servono a verificare in tempi brevi chi può entrare in Europa e chi no. Contrastarne l’utilizzo è difficilmente comprensibile se non con un pregiudizio puramente ideologico. Il rimpatrio dei migranti irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia dovrebbe essere un obiettivo condiviso da tutti. Ha un riflesso positivo sulla legalità e sulla sicurezza delle nostre città. Non serve a nulla sposare orientamenti movimentisti e ideologici che propugnano l’accoglienza generalizzata di chiunque voglia trasferirsi da noi, contrastando il rimpatrio perfino di chi commette gravi delitti”.

Ci preoccupa la persistenza violenza squadristica degli antagonisti

Sulla sicurezza interna Piantedosi conferma la preoccupazione per l’escalation di violenza dei gruppi antagonisti, protagonisti di guerriglie cittadini e scontri sistematici con le forze dell’ordine. “In generale, ci preoccupa la persistente violenza squadrista dei cosiddetti movimenti antagonisti. È auspicabile che, rispetto a queste azioni ricorrenti, ci sia una presa di distanza da parte di tutti, senza ambiguità”. Infine un bilancio sul Giubileo che Piantedosi giudica estremamente positivo. “Roma si conferma la città internazionale in grado di ospitare al meglio grandi eventi, garantendo accoglienza e sicurezza”.

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di Sara De Vico - 10 Dicembre 2025